Parcheggiare al comodo piazzale presso il cimitero di Fiumenero e salire per il sentiero in direzione del rif. Brunone. Dal Brunone 2295 m a sinistra per il Passo della Scaletta, si oltrepassano due ingressi di una ex-miniera e si giunge al valico 2523 m. Fin qui tutto ottimamente segnato, oltre si procede a vista e a radi ometti lungo il percorso. Si sale a destra per il crinale, si tocca il bel Laghetto della Scaletta 2520 m, si giunge per rocce rotte e per cresta in un breve tratto, 10 metri, un po’ esposti di crinale da oltrepassare su placche inclinate.Proibito scivolare. A questo punto, capire qual’è il vero Pizzo Brunone non è molto chiaro: a destra, cioè verso sud, di fronte al grandioso Redorta e alla Vedretta di Scais, c’è una cima con ometto che si raggiunge con facilità in 10 minuti (il pizzo Brunone bergamasco), mentre scendendo verso una selletta a nord si trova una cima bifida (il Pizzo Brunone valtellinese). Di qui per roccette molto, molto rotte, sfasciumi, facendo attenzione al terreno infido e parecchio erto, si giunge in vetta, anch’essa con ometto, collegata ulteriormente per un’aerea crestina alla seconda cima. Sulla carta Ingenia, la prima delle due cime bifide è segnata come Pizzo Brunone 2718 m. Sulla carta Kompass parrebbe invece segnata la cima bergamasca 2724 m. Secondo il gestore del rif. Baroni al Brunone, al quale ho chiesto delucidazioni, “Lassù, tutto è Brunone”. Chiusa lì.
- Cartografia:
- Carta turistico-escursionistaica della Provincia di Bergamo, tav. 02 - 1:25000 - Ingenia
- Bibliografia:
- Alpi Orobie over 2000 - vol.3 Orobie orientali