Magnifico itinerario ad anello intorno al Cervino, con partenza e rientro da Cervinia. Questo tour permette di passare dai grandiosi ambienti glaciali del versante svizzero del Matterhorn, ai selvaggi ed isolati valloni della Valpelline.
Giro quindi completo, con molti cambi pelle, pendenze massime intorno ai 35°, ideali per lo scialpinismo, che permette anche di percorrere il tratto finale della Chamonix – Zermatt, probabilmente nel suo tratto più panoramico. Prevedendo un giorno in più, pernottando al Nacamuli o al Refuge de Bouquetins, è anche possibile salire La Pigne d’Arolla eo il Mont Collon. In questo caso si raggiungono due vette prestigiose, ma viene un po’ meno lo spirito della traversata.
1° giorno – 650 D+, 1450 D-
Da Cervinia, con gli impianti di risalita, salire al Plateau Rosà (3480m); da qui seguire le piste da sci portandosi fino alla stazione del Furgg (2432m) dove si effettua il primo cambio pelli per compiere la breve risalita (150m di dislivello circa) fino alla stazione dello Schwarzsee, posta poco più a monte. Se in discesa si costeggia la cresta dell’Horli è possibile raggiungere direttamente la stazione dello Schwarzsee senza risalite.Da qui imboccare la pista –generalmente battuta dal gatto- che scende verso sinistra, e appena questa gira a destra tagliare fuori pista verso sinistra, portandosi sul fondo del vallone (a 2200 m circa), dove occorre rimettere le pelli. Da qui si segue tutto il vallone –stupenda la vista sul versante nord del Cervino- fino a portarsi in vista del rif. Schombiel (2694 m), che si raggiunge con un ampio giro verso sinistra. Complessivamente dislivello di 1450 metri in discesa e 650 in salita
2° giorno – 1300 mt D+, 1700 D-
Dal rifugio scendere nuovamente sul ghiacciaio e seguirlo evitando le zone crepacciate fino al vastissimo Colle di Valpelline, a 3550m. Da qui una bella discesa sul versante opposto permette di raggiungere il pianoro sottostante il Col du Mont Brulè (3230m), che si raggiunge con un nuovo cambio pelli ed una risalita di circa 100m di dislivello. Dal colle lungo un pendio intorno ai 3540°, secondo le condizioni,scendere a piedi o con gli sci sino a quota 3000 circa per portarsi sull’ampio versante opposto, continuando la traversata verso lo sperone roccioso della Vierge. Da qui risalita sino al Colle Collon, a quota 3114 m. Da quest’ultimo colle discesa finale nel vallone del rif. Nacamuli, che si lascia sulla destra per seguire le tracce che conducono ai pianori sottostanti, e da qui al lago di Place Moulin. Arrivati così alla stradina che costeggia il lago imboccarla verso sinistra e, in circa 10 minuti, si arriva in vista del rifugio Prarayer, a 2000m di quota. Complessivamente 1300 metri di dislivello in salita e 1700 in discesa. Lungo la traversata possibilità di salire facilmente alla Tete de Valpelline, metri 3800 e o alla becca d’Oren Est, metri 3533, rispettivamente dal col de Valpelline e dal colle de l’Eveque, appena dopo il colle Collon. In questo modo si aggiungono complessivamente 750 metri di dislivello in salita e altrettanti in discesa. Abbastanza naturale la salitaalla Tete, 350 metri dal colle omonimo, un po’ forzata la salita alla Becca d’Oren. In caso di brutto tempo o di altre evenienze è possibile, prima del colle del Mont Brulè, deviare verso il colle della Diviosion, effettuare una calata di circa 50 metri su corde fisse o doppie e da qui raggiungere il rifugio Aosta dal quale si raggiunge il lago di Place Moulin
3° Giorno – 1150 D+, 1150 D-
Seguire il fondo valle percorrendo la prima parte della gita che conduce allo Chateau des Dames. Arrivati alle baite “dere la vieille” superare i ripidi pendii soprastanti e, dove la pendenza diminuisce, compiere un lungo traverso verso destra, puntando alla spalla che, con una breve discesa, immette nel Vallone di Bella Tza. Dal fondo del vallone rimontare i pendii sempre più ripidi fino a superare un ultima impennata che permette di portarsi in vista del Colle di Bella Tza, a 3050m di quota.
Da qui effettuare una breve discesa per traversare poi verso sinistra, portandosi sotto i ripidi pendii che permettono di salire al Col di Vofrede (3130m). Da qui ultima bellissima discesa sulla Valtournenche, sino a Cervinia, chiudendo così l’anello. Complessivamente 1150 metri di dislivello positivo e altrettanti in discesa.
Possibile anche evitare il vallone della Bella Tza scegliendo di risalire il vallone di Valcournera che immette nella conca del lago di Cignana. Da qui si può scegliere di chiudere l’anello attraverso la finestra di Cignana dalla quale è comunque possibile raggiungere la base del vallone di Vofrede o, più semplicemente, scendere, in caso di condizioni avverse, verso Torgnon
- Cartografia:
- IGC n° 5, Cervino
- Bibliografia:
- Orizzonti Bianchi, Volume 1 Hoepli 2004, itinerario 14