Dalla Porta Nera scendere il ghiacciaio sul versante nord dei Breithorn e seguendo alla base gli speroni della parete nord della Roccia Nere raggiungere la verticale dell’evidentissimo pendio di neve (consigliabile individuare l’attacco la sera prima con la luce). Superare l’enorme crepaccia terminale e la successiva rigola profondissima, indi la successiva goulotte che da accesso al gran pendio di neve. Si sbuca sulla cresta Young a circa 100 metri di dislivello dalla vetta (vedere schizzo allegato per la descrizione dell’itinerario di salita).
Attaccare prestissimo, alle prima luci dell’alba occorre essere pressoché sulla cresta Yong. La rigola iniziale è impressionante, larga poco più di un metro ma profonda una quindicina! La via non è quasi mai proteggibile, ne su roccia ne su ghiaccio; le soste sono aleatorie e insicure. Noi abbiamo usato in tutto 3 chiodi da ghiaccio e un frien n°4 (ande), trovato un chiodo da roccia.
Pur non essendoci mai difficoltà estreme la via non è da sottovalutare, una ritirata una volta passata la terminale risulterebbe molto problematica.
Prima salita italiana: Cavallieri, Mellano, Perego il 29 luglio 1960
All’epoca della prima salita i primi 150 metri su superavano su roccia e misto (passi di V), attualmente invece questa parte si supera in una strettissima goulotte (passi a 75°). La prima salita interamente su ghiaccio risale agli anni ’80.
- Bibliografia:
- Guide CAI-TCI, Quagliotto