
Il Rifugio Croce di Campo alla data del 09/06/2018 e' chiuso e pare che non riaprira'.
Sul percorso non si trova acqua né ombra, itinerario sconsigliabile in giornate molto calde.
L'unico tratto EE e' l'intaglio sotto la q. 2087 e il successivo traverso esposto che precedono il Monte Bregagno.
La quota massima riportata e' quella della Cima Pianchette.
Dai bungalow di Tecchio si segue la strada prima asfaltata poi sterrata che con ampi tornanti arriva al Rifugio Croce di Campo (q. 1739 m), gia’ visibile poco dopo la partenza (possibili alcuni “tagli” per sentiero). Sopra il rifugio si inizia a salire l’elementare dorsale SSW della Cima Pianchette (tacche bianco rosse con indicazioni “Cima Pianchette – Monte Tabor” – “Alta Via”), cima che si trova proprio a monte del rifugio.
L’ampio versante SE della montagna è percorso trasversalmente da tre sentieri, due dei quali evidenti, mentre il terzo (Alta Via) si mantiene sul filo (o pochi metri sotto) del lungo crestone erboso che arriva sino al Bregagno. Si puo’ scegliere di seguire quello che si vuole, quello intermedio e quello alto si intersecano in alcuni punti mentre quello basso incrocia comunque l’Alta Via del Lario poco sotto la Bocchetta di Sebòl (q. 1979 m), da cui si deve in ogni caso passare.
Percorrendo il tracciato intermedio, pur con molti saliscendi, si evitano tutte le elevazioni che si toccheranno al ritorno. Giunti alla Bocchetta di Sebòl si aggira a S il Monte Tabòr (q. 2079 m) e si arriva al Passo d’Aigua (q. 1954 m).
Si supera poi il largo dosso erboso della q. 2060 m e si aggira a S il Monte Marnotto (q. 2088 m). Proseguendo senza difficoltà (indicazioni “PTP” – Percorso Trail Permanente) si raggiunge l’intaglio, un poco esposto, sotto la q. 2087 m, a cui segue un ripido traverso che, con alcuni saliscendi tra le roccette, conduce all’ultimo facile tratto per la vetta del Monte Bregagno (q. 2107 m) da cui si gode una vista magnifica sul lago di Como e su moltissime vette.
Dal Monte Bregagno si segue a ritroso il sentiero fino al pianoro posto pochi metri a S della vetta del Monte Marnotto. Si risale la piccola pietraia fino in cima.
Da qui si hanno due opzioni:
1. seguire fedelmente il filo di cresta che con molteplici saliscendi raggiunge prima la q. 2060, successivamente la cima del Monte Tabòr e poi le diverse quote della cresta ESE della Cima Pianchette, fino a raggiungere questa vetta;
2. ritornare sui propri passi sino alla depressione tra il dosso quotato 2060 e il Monte Tabor percorrendo poi la dorsale sino in cima. Da qui si scende alla sottostante Bocchetta di Sebòl e si continua a mezzacosta fino ad intersecare il sentiero alto e la cresta ESE della Cima Pianchette nella sua parte finale. Si prosegue pochi metri sotto il filo e, raggiunta la dorsale SSW percorsa all’andata, si volge a destra. In breve si arriva al piccolo ometto di vetta (q. 2158).
Da qui rientro per la via di salita.
- Cartografia:
- CNS 1:50000 FOGLIO 287 Menaggio
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