
Prendendo spunto da questi itinerari, ho sviluppato il percorso sotto descritto.
Parcheggiata l’auto nel piccolo piazzale di fronte al cimitero, risalito il breve tratto di strada fino al tornante, risalito “Il Sentiero del Gallo Forcello”, raggiunto le baite Giasvere e la successiva baita Torretta (Osservatorio faunistico), svoltato a destra su “Ponticello della Bianca”, seguito il sentiero n° 6 che attraverso il “Buco dell’Inferno” raggiunge le baite Creus 2040 m, e sempre su sentiero raggiunto le baite dell’Alpe Pian del Rio 2176 m. (meta it. n°108). Dietro le baite scorre un piccolo rio, risalito la sponda sinistra in salita su tracce di vecchio sentiero, alcuni ometti, lasciando a sinistra, su una roccia a diverse decine di metri, un grosso ometto, raggiunta una conca erbosa contornata da rocce montonate al cui centro scorre un piccolo rio, risalito il canale lungo il rio prima a destra poi a sinistra e risalendo sempre lungo il rio sono arrivato al Lago della Pernice Bianca o “Arbeina”(così è chiamata la pernice bianca in dialetto locale, meta it. n° 104). Dal lago ho puntato in alto, al colle compreso fra le pendici del Giavino e la Cima Centrale di Costa Bordevolo, risalite le facili pietraie raggiunto il colle e per breve e facile cresta nord, raggiunto la vetta di Cima Centrale di Costa Bordevolo 2623 m. (meta it. n° 105). Discesa verso sud per canalino erboso, versante Codebiollo, e breve cresta al colletto 2571 m, risalita breve e facile alla Cima Meridionale di Costa Bordevolo 2602 m. (meta it. n°106). Ridisceso al colletto 2571m, piegato a sinistra versante Codebiollo, seguito piccola traccia di capre che scende per una cengia erbosa, un po’ esposta, alla pietraia posta alla base della parete di Costa Bordevolo e passando vicino ad un minuscolo laghetto, quota 2480 circa, risalito la pietraia del versante sud-ovest di Punta Bordevolo e raggiunto la vetta 2619 m. (meta it. n°107). Disceso per versante nord-est puntando alla base della cima Meridionale per poi scendere le rocce montonate in direzione dell’Alpe Curgnà, raggiunta l’alpe e la sua alta torre di pietre, piegato a destra su prato e poi subito a sinistra in discesa su prato ai bordi della grossa pietraia, terminato il prato continuato su terreno aperto, un misto di erba, pietre e piccoli rododendri, raggiunto il solco del piccolo rio, seguito in discesa il bordo di destra fino ad incrociare il sentiero percorso in salita a poca distanza dell’Alpe Creus. Continuato su sentiero di salita fino a Fondo.
- Cartografia:
- MU Edizioni - Carta della Valchiusella 1/20.000
- Bibliografia:
- Valchiusella a piedi - Matteo Antonicelli
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