Lungo l’ anello proposto si attraversano tre valloni: quello di Scalaro (anche noto come Vallone del Rio Renanchio), e quelli del Rio Fer rispettivamente di Bonze e della Moja.
Quest’ ultimi due sono assai raramente frequentati d’ estate e praticamente mai di inverno.
La discesa dalla Bassa di Bonze nel vallone del Rio Fer della Moja è magnifica, probabilmente la più bella tra quelle che si svolgono in questo selvaggio vallone (vedi itinerari al Colle di Andelmel ed al Mont Debat).
Al di là della difficoltà tecnica, non elevata, la discesa richiede esperienza, perché in alto si snoda tra alcune fasce rocciose, il cui aggiramento può diventare problematico in caso di scarsa visibilità, mentre in basso richiede la precisa individuazione del sentiero che, mantenendosi sulla riva destra orografica del vallone, scende dalle Grange Mognissola (1350m ca.) a Mont Meillan (1063m).
In questo tratto il fondo del vallone non è percorribile ed il reperimento del sentiero può non essere facile in caso di abbondante innevamento.
Poiché queste frazioni non sono abitate nei mesi invernali, la strada che vi accede non viene generalmente mantenuta percorribile e, a causa del vetrato, spesso si è obbligati ad arrestarsi già verso i 600m di quota (con l’ uso di catene da neve è possibile guadagnare ancora un centinaio di metri prima di essere definitivamente fermati dalla neve).
Parcheggiata l’ auto, si prosegue lungo la carrozzabile.
Lasciata sulla destra la strada che porta a Donnes (864m), si sale a Praz Poussaz (970m ca.). Superate le case di detto abitato si continua per la strada fino ad un bivio: si svolta a destra e poi subito a sinistra per mantenersi sulla carrozzabile che sale nel Vallone di Scalaro (anche noto come Vallone del Rio Renanchio).
Costeggiando, con alcuni sali scendi, le costruzioni isolate o gli abitati che numerosi sorgono sul versante meridionale del vallone, si giunge, sempre per strada, a Scalaro (1413m).
Lasciato a sinistra l’ abitato, si guadagna il fondo del vallone dove ci si ricongiunge al classico e frequentato itinerario che sale alla Cima Bonze. Per esso in cima.
Itinerario in discesa:
dalla cima ci si abbassa lungo la cresta est per un centinaio di metri, quindi si piega verso nord, lungo ampii e regolari pendii, che conducono nell’ alto Vallone del Rio Fer di Bonze.
Calzate le pelli, ci si dirige, con percorso quasi pianeggiante, verso l’ insellatura, nota come Bassa di Bonze (2350m ca. non segnata e non quotata su IGC), che si apre tra il Bec delle Strie (2544m) a sud e la Cima dei Camosci (2451m) a nord (non segnata e non quotata su IGC).
Dal colle ci si abbassa, con direzione nord-ovest, nel piccolo valloncello che sale dal selvaggio Vallone del Rio Fer della Moja. Al fondo di detto valloncello si identifica la quota 2115m (non riportata su IGC) che si lascia sulla sinistra (si scende cioè alla sua destra) per portarsi sull’ ampio e regolare pendio che sovrasta il pianoro dell’ Alpe la Moja (1745m).
In questo tratto bisogna fare attenzione a non piegare troppo verso destra, sotto la cresta che scende dalla Cima dei Camosci, perché si finirebbe sopra delle fasce rocciose. Il percorso è tuttavia evidente e senza difficoltà eccetto che in caso di scarsa visibilità.
Raggiunto il bosco di larici, si piega verso destra senza raggiungere il pianoro dell’ Alpe la Moja (1745m) che si lascia alcune centinaia di metri più in basso a sinistra.
Per bosco magnifico si scende dapprima alla baita Lavassei (1566m) e poi alle Grange Mognissola (1350m).
Da qui si individua il sentiero che tenendosi sul fianco destro del vallone conduce a Mont Meillan (1063m). All’ altezza di queste costruzioni si esce dal Vallone del Rio Fer della Moja, per portarsi in quello del Rio Fer di Bonze.
Abbassarsi lungo l’ evidente sentiero, generalmente non percorribile in sci, che con ripide svolte scende sul Rio Fer di Bonze.
Attraversatolo si risale sulla riva opposta per sentiero fino a raggiungere la carrozzabile che in breve conduce a Donnes (864m).
Dall’ abitato si raggiunge la strada già percorsa in salita, lungo la quale si ritorna alla macchina.
- Cartografia:
- IGC Ivrea Biella Bassa Valle d' Aosta
- Bibliografia:
- Guida dei Monti di Italia Emilius-Rosa dei Banchi