
Giunti ad Agarina (con permesso) si può lasciare l’auto nei pressi di una fontana (cartello indica 2.50 h per il rifugio) oppure si può ancora proseguire con l’auto sulla strada in parte sterrata sino ad una galleria (2h per il rifugio). Noi abbiamo optato per la prima soluzione. Si prosegue a piedi sulla strada che sale con tornanti. Poi raggiungiamo in discesa il Ponte di Faugiol (m. 1350). Attraversato il Rio Nocco proseguiamo sulla strada fino alla diga della Merlata (m. 1380). Ancora un tratto di sterrata e prima di una galleria (dove termina la strada) parte a sx il sentiero per il Rifugio (qui non ci sono indicazioni ma è intuitivo finendo la strada…)
Saliamo nel bosco assai fitto, dominato dall’abete rosso, raggiungiamo l’Alpe Cortone (m. 1482). Tralasciare il sentiero a sx (indicazioni) che porta al Lago di Larecchio e proseguire sulla traccia in piano che sfiora un paio di ruderi e rientra nel bosco. Ora nuovamente in salita su rigogliosi prati arriviamo all’Alpe Pisardo (m. 1609). Inizia ora un lungo traverso su prati, sempre al fianco del torrente Isorno che scorre sulla ns. destra. Dapprima superiamo una bella radura con l’alpeggio il Campo poco sopra di noi alla sinistra. Continuaiamo sempre in costa e in lieve salita tra prati a volte acquitrinosi. In questo tratto ci sono molti segni bianco/rossi e il sentiero è evidente. Proseguiamo ancora per un lungo tratto e con un’ultima salita usciamo dal bosco e finalmente arriviamo all’alpe Cortevecchio Rifugio Primo Bonasson.
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