
Per le caratteristiche, possiamo suddividere l'itinerario in 3 parti:
- Salita all'Aiona: faticosa, lunghi tratti non ciclabili, quasi sempre sotto al sole;
- Discesa dall'Aiona alla Cappella delle Lame: ciclabile con qualche tratto tecnico, ma sempre molto divertente, tutto in fitta faggeta;
- Dalla cappella delle Lame alla Forcella: abbastanza ciclabile ma faticoso, soprattutto nella parte finale che presenta molti sali-scendi con ripidi strappi in salita che tagliano le gambe, sempre all'ombra di boschi, con qualche breve tratto sporco (rovi e altri arbusti vari poco accoglienti);
Da Prati imboccare la piccola stradina asfaltata che si inerpica per la Valle di Mezzanego, sempre dritti fino ad immettersi sulla strada che proviene da Mezzanego (dove svoltiamo a dx) e che a sua volta, perdendo 150m dsl, si immette sulla provinciale per il P.so del Bocco all’altezza di San Siro Foce.
Salire e raggiungere P.so del Bocco e prendere bivio a sx in direzione P.so dei Ghiffi dove si abbandona l’asfalto per seguire il sentiero dell’AV.
Il sentiero subito è pedalabile, poi si fa ripido e si spinge. Nei pressi della cima del Monte Ghiffi, ripida discesa un po tecnica, poi bel sentiero tutto pedalabile pianeggiante (a parte qualche breve tratto) con il quale si raggiunge il P.so della Scaletta. Da qui si prende il bivio a sx abbandonando l’AV, direzione r.ca dei Porciletti e Rif. M. Aiona [V1].
Un primo breve tratto ciclabile, fino al ponticello sulla Gola della Scaletta, poi si fa ripido non ciclabile. Si incrocia il sentiero contraddistinto da un ‘+’ rosso e si prende a dx, poi al successivo bivio si svolta a sx, direzione Rif. M. Aiona. Ancora non ciclabile fino a quando si vede il rifugio … (il rifugio è aperto solo nel periodo estivo, quindi fino a settembre).
Dal rifugio, si prende la sterrata sulla sinistra per pochi metri poi a dx superando una sbarra, si raggiunge comodamente (pedalando) il P.so della Spingarda.
Dal P.so della Spingarda si riprende l’AV e si riprende anche la bici al fianco per inerpicarsi lungo le pendici orientali del M. Aiona.
Raggiunta la cima, finalmente ci si gode (oltre al panorama) una fantastica discesa in faggeta (qualche tratto ripido tecnico) fino al P.so Pré de Lame dove si prosegue dritti con vari sali-scendi sempre in fitta faggeta (tutto pedalabile a parte qualche breve tratto). Qui a seconda della stagione, potrebbe essere difficile individuare il sentiero nascosto dal fogliame, ma la segnaletica dell’AV è ben visibile sui faggi … Se per 100m non vedi segni, hai sicuramente perso la via …
Il sentiero rimane più o meno sempre in costa, fino a circa 200m prima del M. Degli Abeti (che si identifica come monte solo grazie alla scritta sul muro di una costruzione in cemento, che se raggiungete dove tornare indietro!) dove il sentiero scende a dx sul ripido versante nord. Dopo un breve tratto ciclappottabile, il sentiero si lascia scendere divertente, fino ad immettersi su sterrata dove si prende a sx. Si raggiunge in breve il P.so della Gonella (capisci che è un passo solo se vedi e leggi il relativo cartello) e dopo qualche centinaia di metri, poco prima di raggiungere la Cappella delle Lame (in corrispondenza di alcune costruzioni sulla sx), si abbandona la sterrata e si prende il sentiero a dx seguendo sempre le indicazioni AV [V2].
Il sentiero inizialmente presenta qualche tratto con fastidiose pietre ma in generale è ciclabile e divertente fino al P.so delle Rocche. Qui i tratti tecnici sono più frequenti, ma rimane quasi tutto ciclabile e non troppo faticoso fino alla Cappella del Bozale. Dalla cappella, attenzione ad individuare il sentiero dell’AV che prosegue sempre dritto in salita (se per sbaglio scendi a sx, son cazzi …).
Qui inizia un tratto molto faticoso, con tratti coltivati a rovi, abbastanza ciclabile ma denso di sali-scendi e i “sali” sono belli tosti e sono in maggioranza rispetto ai “scendi”! Pensi sempre che sia l’ultimo, ma sarà l’ultimo solo quando vedrai sotto di te il P.so della Forcella (che si raggiunge con breve discesa tecnica) e il tanto desiderato asfalto.
Raggiunto finalmente il passo, si abbandona l’AV, si svolta a sx e poi subito a destra per strada secondaria, direzione Acero. Su asfalto, ma mai monotono, attraverso boschi e bellissime frazioni abitate, si scende fino a raggiungere la provinciale 586 all’altezza di Borzonasca e da qui con ancora qualche km, arriviamo al punto di partenza.
VARIANTI:
[V1]: dal P.so della Scaletta ignorare il sentiero sulla sx, proseguire sull’AV e raggiungere il P.so della Spingarda passando dal P.so dell’Incisa. E’ più lunga ma magari è più ciclabile (magari! Non l’ho mai fatta!).
[V2]: Superato il P.so della Gonnella, raggiungere la Cappella delle Lame ed imboccare il sentiero che scende sul versante sud. Con bella discesa (qualche tratto tecnico, ma quasi tutta ciclabile), si raggiunge il lago di Giacopiane e da qui su strada ormai tutta asfaltata, si scende a valle e si raggiunge il punto di partenza.
Nelle vicinanze Mappa
Itinerari
Pezze (Monte delle) da Vignolo, anello
Aiona (Monte) da Borzonasca, giro

Val Graveglia da Carasco, giro

Lame (Lago delle) da Campori, per il Lago di Giacopiane ePasso della Gonella
Penna (Monte) e Monte Agoraie da Sopralacroce, giro
Capenardo (Monte) e Monte Castello da Lavagna, giro

Aiona (Monte) da Prato Sopralacroce, giro per il Passo della Spingarda
Costello (Monte) da Sestri Levante
Aiona (Monte) Anello per il P. dell’Incisa con discesa su Amborzasco

Alta Via dei Monti Liguri Tappa 3: da Rezzoaglio a Savignone
Servizi
