Dal Colle Liet un'esile traccia tra ginepri e rododendri porta in vetta al Monte Bo.
Da Les Donnes seguire il sentiero numero 3A (palina indicatrice per Montat) che parte in mezzo ad un gruppetto di case. Ci si alza nel castagneto con alcune svolte, sulle piante sono presenti diversi segni rossi.
Seguendo sempre i bolli rossi si entra in una zona molto selvaggia dove la traccia si restringe notevolmente e sale con pendenza molto sostenuta per alcune balze erbose fino a raggiungere il bel pianoro di Montat (esiste anche il nuovo sentiero più comodo segnato da frecce gialle, lo si prende girando a destra alla prima diramazione che si incontra, ignorando i bolli e le frecce rosse presenti su un masso).
Da Montat si segue la palina indicatrice per Bonze ( sentiero 3, quota clamorosamente sbagliata!) e si sale su bellissimo sentiero fino a raggiungere le baite di Cà Roussa. Passando in mezzo alle case ci si inoltre in un lungo mezzacosta che con diversi saliscendi conduce nel cuore del Vallone del Fer, con bella vista sul Bec dle Steje e su Cima Bonze.
Un ultimo tratto di salita conduce alle Alpi Bonze, recentemente rinnovate con la costruzione del maxirifugio.
Si continua su sentiero perfettamente tracciato e sgombrato da ontani e rododendri (frecce gialle sempre presenti) che in diagonale porta alla base del ripido canale di accesso al Colle Liet.
Si sale rapidamente (piccoli tratti attrezzati con gradini e maniglie) fino a giungere alla piccola insellatura del Colle Liet.
Da qui a destra individuare una traccia in mezzo ai rododendri, che perdendosi in alcuni punti e risalendo una serie di piccole pietraie porta sulla vetta del Monte Bo.
Riguadagnato il colle (un po’ di attenzione in discesa in mezzo ai ginepri) si segue il sentiero 4A che conduce in breve all’Alpe Liet e successivamente a Bochet (presenti cartelli di legno in tutti gli alpeggi).
Da Bochet si segue la bella mulattiera lastricata (segnavia 2) che riporta fino a Les Donnes (ultimo tratto su strada semiasfaltata)
- Cartografia:
- MU 02, MU 03
- Bibliografia:
- CAI TCI Emilius Rosa Banchi