Non ci sono sentieri segnalati ma solo vaghe tracce, e resti di antichi camminamenti militari.
Qui si prosegue per il borgo vecchio, parallelamente al corso del torrente della Rho, raggiungendo la Tour d’Amun. Si continua in salita sulla strada asfaltata fino ad un bivio, non troppo evidente, con una sterrata che a sinistra porta alle Grange della Rho (ignorare la strada asfaltata che prosegue nella valle del Frejus). Proseguire per la sterrata per circa 2 km fino alle baite, il fondo non è dei migliori ma comunque percorribile con auto normali.
Qualche posteggio in alcuni spiazzi prima delle case.
Si può partire da Grange della Rho, oppure, vista la non eccessiva lunghezza del percorso, anche direttamente da Borgo Vecchio tramite il bel sentiero segnalato che porta alle Grange della Rho, oppure ancora dal bivio dove inizia la sterrata per le Grange della Rho.
Dalle Grange della Rho, poco prima delle case, si percorre la strada sterrata a destra in salita (non proseguire su quella che transita tra le baite, che è la vecchia strada militare che porta al Colle della Rho. La si segue senza errori con due tornanti nel bosco e poi con un lunghissimo traverso a mezza costa per pendii erbosi fino a quota 2100 m circa, quando si raggiunge un valloncello erboso che si apre sulla destra, collocato ad est della cima delle Blave, da qui piuttosto evidente.
Esiste una vecchia mulattiera militare che con diverse serpentine risale il pendio erboso moderatamente ripido, ma è visibile solo a tratti. A 2300 m circa si presentano due possibilità:
A – (consigliata) a circa 2300 m, si intercetta una labile traccia (davvero da fare attenzione) che inizia a traversare verso sinistra (ovest) per aggirare tutto il versante sud-est della montagna, mantenendosi marcatamente al di sotto delle barriere rocciose che si scorgono. Si traversa senza percorso obbligato aggirando alcune piccole dorsali erbose ed attraversando due brevi canalini di detrito, sino a raggiungere la dorsale sud, nei pressi di un bunker fatto saltare negli accordi di pace post seconda guerra mondiale. Sono ancora presenti anche dei resti di filo spinato. Se non lo si scorge significa essere ancora troppo in basso, comunque percorrendo la dorsale lo si incontra per forza di cose.
A 2500 m circa termina l’erba e si apre di fronte il pendio di detriti, faticoso ma privo di ostacoli, che condurrà in cima, è anche presente a tratti una vaga traccia di sentiero.
Si arriva così ad un roccione rivolto ad est, da dove si incontra la cresta est della montagna, e da qui la si percorre verso sinistra senza difficoltà fino al punto culminante (non è chiaro quale sia la sommità, non essendoci segnali o cippi di pietra).
B – si continua a salire puntando all’evidente sella erbosa tra la cima delle Blave a sinistra, e la quota 2388 m a sinistra (sulla cui sommità è presente una fortificazione scavata nel terreno, breve deviazione per raggiungerla). Dal colletto si sale ora seguendo una vaga traccia che raggiunge la cresta est della Cima delle Blave. Si prosegue puntando ad un canale di detriti, leggermente spostato verso la valle del Frejus, che va risalito mantenendosi poi appena possibile sul lato destro sfruttando dei terrazzi di terra e detriti, con passaggi anche un po’ esposti sul lato Frejus.
Questa soluzione, seppure venga segnalata sulle cartografie online, probabilmente risente di frane avvenute nel corso degli anni, e non è la soluzione più “salutare” per giungere in cima.
Per la discesa, si può o ripercorrere il percorso seguito all’andata (se si è saliti dal canalino meglio scendere da un altro percorso).
Oppure una volta raggiunta la strada militare della Rho già percorsa al mattino, si prosegue in salita continuando il lungo traverso (si attraversa una breve galleria) arrivando ad una caserma a quota 2300 m al Pian dei Morti. Qui si incontra il sentiero che scende lungo il corso del Rio della Rho, con alcuni tratti invasi da pietrame, ed una volta entrati nel lariceto diviene una strada sterrata. Si attraversa il torrente e si continua sulla sterrata nella sponda opposta, dopo una breve risalita si arriva alla Cappella di Mont Serrat 1700 m circa. Da qui ancora 1 km e si fa ritorno alle Grange della Rho.
Ulteriore variante: dalla cima delle Blave, è possibile traversare per i vasti pendii di sfasciumi, a tratti ripidi ma non problematici, portandosi sotto il versante sud-est della Punta Nera 3041 m, raggiungendone il sentiero di salita, per un eventuale concatenamento. Questa variante va percorsa a vista individuando i passaggi migliori per evitare alcune placche di roccia marcia. Ovviamente ci va visibilità ottimale.