Si tratta in pratica di una lunghezza e mezza della storica "Via del diedro", più "Uscita di sicurezza" (che permette di evitare il duro singolo di 7a+ della prima) e con uscita lungo la Fessura Motti. Dopo un breve trasferimento a piedi (2 minuti), si raggiunge la struttura superiore del Torrione est, nota come Roc Schiapà, e si attacca "Il fatal pendente" (targhetta alla base) percorrendola nelle sue tre lunghezze. Qui purtroppo, all'uscita, la vegetazione costituita di noccioli ha ripreso il sopravvento ed occorre quindi seguire qualche metro una vaga traccia, per poi salire lciuni blocchi accatastati fino alla base del camino di "Passaggio a nordovest". Con un pò di "mestiere", tutta la combinazione si presta ad essere salita senza usare nemmeno uno spit di quelli presenti, giocando a proteggere le belle fessure articolate che incidono gli affioramenti.
L1: salire il diedro fessurato con qualche incastro iniziale un pò viscido e uscire sulla cengia con rododendri 5c+
L2: lungo il bellissimo diedro fessurato 5c, poi, all’uscita di questo, piegare a destra lungo una bella fessura atletica che traversa sotto un tetto 5b+ (a detta di molti 6a).
L3: seguire la bella Fessura – Motti, larga per un breve tratto 5c+ (o 6a se si sale sul bordo sinistro esterni in dulfer, consigliato e più estetico)
breve trasferimento
“Fatal Pendente”
L1: diedro con blocchi e lame passando sotto il precario obelisco rovesciato del “fatal pendente”
5c
L2: diedro fessurato e poi stupendo muro con fessurini sinuosi 5c+
L3: breve diedro con fessura e sosta su larice un pò scomoda (meglio sostare su clessidere più a sinistra)
Di qui andare tra i noccioli per pochi metri (vaga traccia) e reperire una pieraia con grandi blocchi che si segue fino alla base di un salto caratterizzato dal profondo camino di “Passaggio a Nord – ovest”.
Seguirne il fondo superando due interruzioni 5a, fino a uno spiazzo interno dove volendo si pò sostare (cordino incastrato).
Di qui due possibilità:
1) uscire a sinistra e con passo esposto rimontare dei blocchi accatastati fino al pianetto sotto la cima 5a
2)andare a destra sul fondo del camino che diventa faticoso e ostruito da blocchi, uscendo sul pianetto con il “passo del gatto” 5b
Dal pianetto sotto la cima, dove si sosta su clessidre, individuare a sinistra la bella fessura sinuosa che brevemente incide il muro finale 5c.
Discesa: dalla “cima” scendere con doppia di 15 metri fino alla cengia sottostante dove è possibile “scappare” a piedi. Seguire degli ometti e, con qualche breve passaggio anche esposto, toccare la cima ovest dove è evidente la sosta con grossa catena (sosta comune a Dispenser e Via Berta). Scendere con 3 doppie lineari fino alla base della parete ovest, da dove con sentierino brevemente si ritorna all’attacco della parete sud.
Materiale: La “Via del diedro” e “Uscita di sicurezza” sono attualmente chiodate con spit, così come la Fessura Motti, dove Occorre integrare. “Fatal pendente” ha qualche spit da integrare mentre su Passaggio a nordovest non vi è nulla. Se si sale con l’attrezzatura attuale sono utili friend fino al 2 bd. Se si sale clean calcolare una serie completa di bd, compresi il 4 e il 5, oppure il 5 e il 6.
- Cartografia:
- Alta Valle dell'Orco - Escursionista e Monti editori
- Bibliografia:
- Tra il Classico e il Moderno - Blatto, Bosticco, Rosa