Da Pecetto di Macugnaga si risale fino al Belvedere, m 1914 (possibilità di usare gli impianti, ma per questioni di tempo solo se si pernotta allo Zamboni), da dove attraverso il ghiacciao si giunge al Rifugio Zamboni Zappa nell’incantevole conca dell’Alpe Pedriola.
Dal rifugio si percorre tutto il pianoro erboso verso S, in direzione della Punta Grober, seguendo tracce di sentiero che incontrano una costruzione di presa dell’acqua circa 100 metri prima di tre grandi massi bagnati dal torrente. Le tracce di sentiero procedono verso sinistra inoltrandosi nel canalone Chiovenda incontrando chiazze di neve e un terreno a sfasciume tremendamente instabile (prestare molta attenzione se qualche alpinista è al di sopra di noi per la possibile caduta di sassi).
Si procede fino ad uscire a sinistra per una rampa sopra il Colletto del Pizzo Bianco (2880 m. circa ). Si continua per un tratto lungo la cresta versa la grande spalla rocciosa e si attraversa a sinistra una ripida scarpata di neve o sfasciumi (terreno molto instabile) aggirando la spalla e ritrovandosi sul versante di Rosareccio.
Giunti al di sotto della grande spalla rocciosa, anticima nord (q 3180), la si raggira sulla sinistra incontrando qualche ometto di sassi.
Si attraversa verso sinistra il piccolo nevaio giungendo sulla cresta (molto esposta) che separa l’antecima N dalla vetta del Pizzo Bianco. In pochi minuti si raggiunge la statua della madonna posta sulla sommità del Pizzo Bianco (3215 m. – h 4.30 dal Rif. Zamboni).
Si consiglia l’uso del casco
- Cartografia:
- CNS