Si tratta di una salita veramente grandiosa, oltre che fisicamente molto impegnativa, sia per le montagne che si affrontano, sia soprattutto per il percorso. Arrivati in vetta alla Bionnassay si inizia una straordinaria cavalcata su cresta che termina solo al Colle della Brenva. Da li in poi si percorre un terreno glaciale impegnativo e sempre di ambiente, ma sicuramente meno spettacolare della parte precedente.
Prendere la funivia da Les Houches ed arrivare alla stazione superiore di Bellevue.
Seguire il tracciato del trenino fino al Nid d’Aigle. Da qui seguire il sentiero che tra immani pietraie ed in ultimo su nevai porta al Refuge de la Tete Rousse (recentemente rifatto; ai nostri tempi era abbastanza malridotto).
Dal Rifugio seguire brevemente la traccia per il Refuge du Gouter e, appena possibile, scendere a destra per ripidi sfasciumi fino a mettere piede sul Glacier de Bionnassay.
Attraversare in direzione della parete, a destra della grande fascia rocciosa che ne fa da base, fino a quota 3000 circa. Superare la crepaccia terminale ed innalzarsi aggirando ora a destra ora a sinistra i seracchi che si incontrano.
Salire obliquando sempre leggermente a sinistra fino a trovarsi sulla verticale del grande salto roccioso e così arrivando sulla cresta Ovest a circa 150-200 m. dalla aerea vetta (pendenza media 50°). Dalla vetta iniziare la discesa della cresta Est, poco ripida ma assolutamente stretta, aerea, vertiginosa e con alcune impressionanti cornici fino ad arrivare al Col de Bionnassay, m. 3892.
Iniziare la salita in direzione del Monte Bianco, arrivando così in breve al Piton des Italiens, m. 4003, dove giungono le tracce della Via italiana dal Rif. Gonella.
Continuare sempre su cresta non difficile ma con grandi cornici fino a toccare la sommità del Dome du Gouter, m. 4306. Qui si trova il pistone di chi sale dal Refuge du Gouter. Si giunge in breve alla Capanna Vallot, m. 4360, situata alla base della Cresta delle Bosses.
Si risale la cresta, non difficile ma con cornici, fino alla vetta del Monte Bianco. La discesa verso il Col e l’Aiguille du Midi si fa seguendo il pistone di chi sale al Monte Bianco per la Via dei “3 mont blanc”.
Le difficoltà di questa parte sono legate alle condizioni di innevamento, soprattutto per la discesa dal Col du Mont Maudit, e dai crepacci e seracchi tra la spalla del Tacul ed il Col du Midi. Arrivati al Col du Midi un’ultima ma faticosa risalita porta all’Aiguille du Midi.
- Cartografia:
- I.G.C. 1:50000 n.4 Monte Bianco
- Bibliografia:
- Guida C.A.I. - T.C.I. Monte Bianco vol. 1