Itinerario lungo ed ingaggiato con possibilità di rientro davvero scarse per esposizione e complessità. Richiede un'ottima dimestichezza su terreno nevoso e misto di alta montagna e un'ottima conoscenza del territorio.
per la A5 fino al villaggio di La Palud e alla funivia del Monte Bianco. Pernotto al Rifugio Torino. Per ghiacciaio, passato il Col Flambeaux dirigersi in direzione della parete N della Tour Ronde, costeggiarla sul pianoro in direzione della cresta spartiacque tra la combe Maudite e il versante E del Mont Maudit. Individuare i grossi pinnacoli sulla cresta e salire il pendio alla loro destra fino in cresta. Poco dietro si trova il bivacco della Fourche (altro punto di partenza possibile). Dalla balaustra del bivacco, effettuare due corde doppie da 30 metri partendo dall'estrema sinistra di questa (faccia allo sperone. tardi in stagione possono essere indispensabili piu doppie e di maggior lunghezza a seconda della quantità di neve presente nel canale). Una volta sul ghiacciaio puntare al col Moore.
Superare il col Moore e scendere in diagonale discendente versante Brenva fino a reperire i pendii di neve che salgono. Tutto l’anfiteatro è chiuso da barre rocciose. Traversare lungamente in modo ascendente e talvolta orizzontale verso sinistra (salendo) fino ad arrivare ad un colletto evidente. Da qui seguire il filo dello sperone nevoso (con qualche passaggio di roccia facile) risalendo in direzione del filo di cresta dello sperone principale della Brenva. Una volta sul filo di cresta l’itinerario è evidente fino all’ultimo isolotto roccioso contro i seracchi. Al momento lo stato dei seracchi stessi permette di procedere in questo modo: aggirare il grosso isolotto a sinistra e salirvi a monte. Traversare in piano per circa 250 m verso destra per uscire al colle della Brenva.