Da Alagna è utile il punto d'appoggio del biv. Ravelli.
Fisicamente impegnativo per i dislivelli complessivi e il terreno faticoso ed insidioso durante il ritorno a valle.
Si risale fin sotto la sommità della Punta dell’Uomo Storto o direttamente per cresta (I e II, roccia buona), o aggirando a destra per tracce. Dall’intaglio 3005 m si continua per roccia discreta per gradoni via via più ripidi (II e III/+) fino ad una aerea crestina che porta allo sbocco di un canale ghiaioso in cresta. Si risale una paretina ben gradinata di 5 m (IV) (tratto aggirabile una decina di metri a sx – ometto – in un camino che riporta in cresta su terreno meno solido) e si prosegue brevemente per cresta fino alla Punta di Netscio 3280 m (I e II) (ore 2). Si scende su terreno facile ma esposto e si traversano orizzontalmente alcuni spuntoni (I e II), fino alla base di un torrione più alto (1 ch. di sosta alla base). Lo si supera obliquando a dx e si esce in cresta a sx con un passo faticoso (III). Altro tratto in leggera discesa molto esposto ma semplice (a tratti I), fino al colletto del Corno Bianco. Da qui a sx del filo per circa 100 m di sviluppo (III/+) fino alla vetta (ore 2.30, ore 4.30 di cresta).
Rientro in Valsesia:
a) seguendo i segnavia si scende verso Alagna con il sentiero segnalato che devia a sx presso quota 3150 m, in direzione del passo della Pioda e della Val d’Otro;
b) si scende per il passo d’Artemisia fino al Lago Nero (2672 m) e quindi in Val Vogna fino a Riva Valdobbia.
- Cartografia:
- Kompass 1:50000
- Bibliografia:
- Buscaini, GMI; Vie Normali VDA