Questa montagna ha due cime, la NE 3014 m e la SO 3064 m che è quella più elevata. Ad inizio stagione quando è ancora innevata, o in autunno dopo le prime nevicate la salita diventa leggermente più impegnativa e il tratto terminale va affrontato con attenzione (piccozza ramponi e uno spezzone di corda). Gita adatta al periodo di inizio autunno (settembre) per godere di giornate meno nebbiose.
E’ consigliabile effettuare l’anello per la varietà di ambienti che si attraversano, in tal caso è meglio effettuarlo nel senso descritto, in modo da avere una salita più rapida ed una discesa più rilassante e scorrevole (nulla vieta comunque di effettuarlo nel senso inverso)
Dal parcheggio sterrato nei pressi del ponte lungo la strada per il Colle dell’Agnello, ci si incammina a piedi lungo la stradina asfaltata (divieto di transito) che si inoltra in salita nel bosco raggiungendo brevemente un ponte con cartelli segnaletici con i vari sentieri che partono da qui (Col Longet e il Colle di Saint Veran). Si supera il ponte e si segue la stradina a sinistra fino ad un altro ponte in muratura che si attraversa verso destra continuando su una sterrata che conduce ad un alpeggio-agriturismo (che non andrà raggiunto). Quando si incontra il sentiero U20, si lascia la stradina iniziando a salire per prati e dossi erbosi, incrociando a quota 2100 m circa il sentiero che proviene dal ricovero Carlo Emanuele III (non visibile, è sulla strada del Colle dell’Agnello). Il buon sentiero risale il vallone del Colle di Saint Veran, dove solitamente si trovano mandrie al pascolo che potrebbero a tratti rovinare la traccia) sempre in buona salita seppur mai troppo ripida.
Si raggiungono i ruderi delle Grange Cheiron 2441 m; più in alto, a ridosso di uno sperone roccioso con bella cascata, una serie di tornanti più ripidi fanno guadagnare quota, passando di fianco ad una Madonnina posta in una nicchia. Da qui si entra nella conca terminale, sotto la imponente parete Est della Rocca Bianca, che si attraversa sulla destra per poi piegare decisamente a sinistra per attraversare una fascia di pietrame e detriti, ormai a poca distanza dal Colle di Saint Veran 2848 m. Dal Colle si piega a sinistra e si segue un sentierino che si dirige verso il Colle Biancetta, raggiungendo la quota 2968 m dove si incontra un bivio: si trascura per il momento il sentiero che prosegue in leggera discesa diretto al Colle Biancetta, e si continua a sinistra, dirigendosi verso la parete rocciosa NO della Rocca Bianca, dove inizia la cosiddetta parte alpinistica.
Dopo aver zigzagato brevemente tra pietrame si arriva (seguendo gli ometti e bolli di vernice un po’ sbiaditi) ad un camino con un masso incastrato, che presenta il primo ostacolo, un passaggio di II piuttosto semplice per salire sul masso che va poi contornato a destra, per riprendere a salire su tracce di sentiero alternate a semplici gradoni di I.
Si prosegue verso sinistra su facili terrazzi rocciosi, fino a giungere ad un intaglio che, dopo una breve discesa e successiva risalita di qualche metro, consente di arrivare nello spiazzo terroso dove a poca distanza sorge la grossa croce dell’anticima NE 3014 m (ultimi metri per raggiungerla un po’ esposti).
Dal ripiano appare ora finalmente la cima vera e propria ed il suo castello roccioso sommitale; si continua verso destra direzione Sud, salendo lungo alcuni facili risalti rocciosi per poi giungere ad una zona terrosa con una ampia cengia sul lato italiano che porta alla base delle rocce conclusive. Qui si risale all’interno di un caratteristico camino inclinato, con all’uscita il passaggio di II un po’ scomodo per chi non ha gambe lunghe perché ci sono pochi appoggi. Saliti sul gradone successivo, occorre traversare verso sinistra per raggiungere una cengia rocciosa piuttosto ampia: qui si trova l’unico passaggio un po’ esposto della salita, ovvero un traverso di 2 metri sulla verticale del camino appena salito. Il passo è davvero breve anche se richiede attenzione, specie con terreno innevato o umido. Raggiunta la cengia la si percorre comodamente per una ventina di metri fino ad incontrare la cresta NE, da qui a destra in pochi metri su facile sentiero non esposto si raggiunge la piccola croce di vetta.
Discesa dallo stesso percorso di salita fino al bivio di quota 2968 m, dove chi vuole compiere l’anello (consigliato) per il Colle Biancetta dovrà continuare a sinistra sulla traccia che dapprima scende leggermente poi prosegue in piano aggirando la pietraia del versante NO di Rocca Bianca e infine risale brevemente al Colle Biancetta o Blanchet 2897 m. Da qui si scende nel dolce avvallamento sottostante (lato italiano) seguendo il bellissimo sentiero che attraversa i prati sotto le pendici della Rocca del Nigro (che volendo con 150 m di dislivello aggiuntivi può essere salita facilmente dal versante Sud). Fino a raggiungere il sentiero proveniente dal Col Longet (visibile) a circa 2550 m poco sopra il bel Lago Bleu. Da qui si scende al lago stesso contornandolo sulla sinistra per poi compiere una breve risalita per discendere nel Vallone Antolina, toccando le omonime Grange dopo alcuni traversi su una barriera di rocce. Dopo le grange la traccia inizia a scendere più decisamente prima per pascoli e poi entrando nel lariceto sulla sinistra, fino a raggiungere il ponte sopra Chianale già incontrato all’andata, da qui in breve su stradina asfaltata si torna all’auto.
- Cartografia:
- IGC foglio 106
- Bibliografia:
- In cima nelle Alpi Cozie Meridionali - Blu Edizioni