I circa 200 m di dislivello dal colle alla cima, pur non presentando particolari difficoltà richiedono neve assestata, specie nella prima rampa più ripida (eventualmente ramponi al seguito, anche se generalmente non servono).
Dal 2017, nel periodo di apertura impianti, non è più possibile salire a piedi il primo tratto da Staffal a S.Anna, ma ad un prezzo del giornaliero di 10€ si utilizza la seggiovia sino a S.Anna.
Ad impianti chiusi da Staffal, si percorre la strada principale in direzione nord fino al termine, dove si stacca una strada sterrata che conduce rapidamente all’hotel Monboso; proprio dopo questo, a sinistra, inizia la stradina di servizio agli impianti sciistici, che va seguita fedelmente, prendendo velocemente quota tra i larici.
Dopo alcuni tornanti si raggiunge la baita Trele 2031 m, e quindi si traversa verso sud, fino ad incrociare una prima volta la pista da sci; la si attraversa con attenzione, e si prosegue oltre tenendo presente che in questo tratto la stradina viene anche usata come pista da sci, ma è consentito salire restando ai margini. Aggirato un costone si giunge nei pressi di S.Anna (visibile la chiesetta) punto di arrivo della cabinovia (e punto di partenza obbligato ad impianti aperti).
Si continua seguendo la stradina, che in questo tratto corre parallela ad una pista e passa sotto la seggiovia. si arriva così a Sitten 2300 m, e si continua proseguendo verso ovest, sempre paralleli ad una pista che poi va attraversata nei pressi di un pianoro per poi proseguire seguendo all’incirca il tracciato della seggiovia, in direzione dell’ormai evidente stazione di arrivo al Colle di Bettaforca.
Si supera un tratto più ripido, o seguendo la stradina o per il pendio più a destra, giungendo così al Colle di Bettaforca 2672 m )eventuale meta intermedia per chi fosse stanco o non intendesse proseguire oltre).
Si prosegue a destra, aggirando l’edificio, senza farsi attirare da eventuali tracce che proseguono verso il Passo Inferiore e Superiore della Bettolina, ma subito andando a guadagnare la dorsale spartiacque con la val d’Ayas.
Qui inizia il pendio di salita alla Punta Bettolina, che può essere seguito senza percorso obbligatorio. Con le racchette per evitare scomodi traversi conviene salire direttamente il tratto iniziale un po’ ripido (seppur breve) restando nella parte destra del pendio (sull’estremità destra si possono notare gli ometti del sentiero estivo); superati i 30-40 m più ripidi, si accede ad un plateau più dolce e ampio, anche qui è conveniente procedere sulla parte destra o al centro, finchè si perviene ad un piccolo ripiano dal quale ormai si vede la cima.
Raggiunta la base del castelletto di rocce e neve, si sale al grosso ometto 2996 m (ponendo attenzione a eventuali cornici nei pressi).
La discesa gioco-forza avviene lungo la via di salita, oppure con impianti chiusi si possono seguire liberamente le piste.
- Cartografia:
- L'Escursionista Editore n.8 Valle d'Ayas, Valle di Gressoney, Monte Rosa