
Nel proseguimento che avviene su tracce di sentiero non riportate sulle carte e molti tratti fuori sentiero, occorre avere una certa dimestichezza e conoscenza nel saper scegliere al meglio il percorso.
Sicuramente diventa più facile se dalla sella erbosa si scende alla sottostante conca erbosa e si raggiungono le Alpi Vailet e da questo punto si segue il percorso della via normale che sale dal versante Lanzo; si deve prevedere però almeno un centinaio di metri in più di dislivello da percorrere.
Dal parcheggio continuare qualche decina di metri su sterrata per poi abbandonarla e salire per prati in direzione degli impianti di risalita prima e pista di discesa dopo. Giunti al termine dell’impianto salire per prato tenendosi leggermente a sinistra seguendo tracce di sentiero; superare un primo dosso a sinistra, un secondo in direzione del grande ometto e poi per falsopiano fino ad una baita diroccata.
Superare la gibbosità dietro la baita fino al bivio quota 1956 circa; prendere il sentiero di sinistra che si sposta verso il vallone di Cambrelle.
Su buona traccia di sentiero, raggiungere in breve l’alpe Balma, salire a monte dell’ultimo caseggiato seguendo una evidente mulattiera con diversi ometti (vasca dell’acqua sul percorso). Il sentiero prosegue con vari saliscendi fra pietraie e terreni in pendenza toccando varie baite fino ad incontrare il sentiero che sale da Cambrelle, m. 2120 circa, con palina segnavia appoggiata alla roccia.
Da questo punto seguire le tacche bianco-rosse arrivando al gruppo di baite del Bojret m. 2281, dopo le baite appare incassato in basso il lago Bojret. Prendere il sentiero di destra in direzione del colle saliti alcune gibbosità il sentiero svolta a mo’ di tornante su un pendio erboso, alcune giravolte poi a sinistra in vista di baite e del vicinissimo colle che si raggiunge in lievissima discesa.
Dal colle scendere al laghetto vicino all’Alpe Pian di Lee quota 2282, seguendo il sentiero AVC diretto all’Alpe Vailet, con segnavia in parte sbiaditi. Passare a sud del lago, inizialmente su placche e poi prato, qui compaiono le tacche di vernice blu, si segue il tracciato che prosegue fra alcuni grossi massi, poi si abbassa al prato sottostante l’Alpe Balma m. 2289 che si raggiunge in breve. Si prosegue dietro l’alpe su bel sentiero lastricato e poco dopo vi è bivio, proseguire a sinistra e raggiungere e risalire un pendio erboso che giunge al colletto quota 2420 circa.
Dal colletto raggiunto ci sono due possibilità di percorso: la prima più comoda, si segue il sentiero AVC che scende al vallone principale, alle baite Vailet, m. 2232, e di qui si segue la via normale di di salita al Bessun con partenza da Vonzo. La seconda versione, da me percorsa, si stacca pianeggiante dal colletto di quota 2420 circa, verso destra, in direzione delle rocce, sopra la pietraia dove si rintraccia una traccia lieve da seguire in discesa per un primo tratto poi si abbassa nella pietraia su un vecchio tracciato fra le pietre, si raggiunge il pianoro sottostante nei pressi di un grosso masso. Dal masso, nel prato, si cerca una traccia di sentiero delle mucche che pianeggiante, in breve giunge alle Alpi Biolla m. 2386.
Superate le baite ci si alza verso NO, si rintraccia il vecchio canalino che portava l’acqua alle baite, lo si segue e si giunge su un piccolo gradino roccioso, si scende alla cengia sottostante e si segue una traccia di sentiero che diventa una bella mulattiera a grandi scalini di pietra che passa sotto una cascatella ed in breve raggiunge le baite dell’Alpe Paiaire, m. 2380.
Dalle baite si va in piano verso ovest e si giunge ad una seconda baita, la si supera e si individua sulla sinistra un grosso e tozzo ometto in pietra costruito su un grosso masso; dall’ometto si scende verso il sottostante canale su vecchio sentiero scalinato nella pietraia, si risale il lato opposto dapprima lungo il senso del canale, poi si piega a sinistra e raggiunge il piano sovrastante.
Si abbandona la traccia, che va alle Alpi Seone, e si inizia a salire in direzione del Bessun su prato e grandi placche rocciose pianeggianti, si scavalca verso monte, un piccolo costone roccioso e si continua a salire ora su prato e si giunge ed una conca con laghetto verso valle. Si attraversa la conca e si inizia a salire puntando a delle placconate poste prima della pietraia finale; giunti al termine delle placche, risalire al meglio la pietraia, puntando al pendio di erba posta ai piedi della conformazione rocciosa finale.
Giunti alla sommità del pendio erboso, risalire verso sinistra la breve pietraia giungendo alla base del piccolo canalino di salita. Si risale brevemente il canalino giungendo sulla spalla della cresta sud ed in breve scavalcando alcuni massi si raggiunge la sommità del Monte Bessun su cui è infisso il triangolino di vetta del CAI di Rivarolo Canavese.
Discesa sullo stesso percorso di salita.
- Cartografia:
- Carta dei Sentieri n° 14 e 15, L'Escursionista&Monti editori
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