Il canale ha inizio a 1700 m. di quota con uno sviluppo da sinistra a destra, inizialmente stretto con un piccolo salto roccioso, poi via via più ampio fino ad impennarsi nella parte alta (circa 40°) diventando un ampio pendio che termina sulla cresta pochi metri a sinistra della cima. E' anche molto ben visibile dalla pianura cuneeese.
Da dove termina l’asfalto si supera la scarpata a monte della strada e si perviene in un ampio prato che si risale per tutta la lunghezza fino all’estremità superiore destra dove, all’inizio del bosco, appare un sentiero che segue il crinale fino ad incrociare una pista forestale.
La si segue fino ad arrivare ad un bivio presso una baracca di legno. Qui si origina un sentiero che passa subito presso un Tetto e lo si abbandona poco oltre presso alcuni bellissimi esemplari di faggio. Invece di seguire il ramo principale che passa tra muretti a secco verso destra in direzione di Cima Giasetto, si continua dritti su traccia che in breve incrocia una vecchia pista forestale ormai ingombra di cespugli di betulle.
La si segue verso destra e con un tornante permette di superare il grande dosso morenico, arrivando nella zona di Pian la Soglia, dove si apre la conca sottostante la parete Nord-Ovest della Bisalta. Si risale la conca fino all’evidente attacco del canale posto sulla sinistra che però qui non appare molto evidente nel suo sviluppo.
Si sale trovando subito una strozzatura formata da un masso ma facilmente superabile (possibile verglass a causa dell’acqua del rio). Si sale su pendenze non eccessive, fino a quando il canale piega verso destra formando ora un’impennata che porta fin sulla cresta trasformandosi in ampio pendio. Una volta sulla cresta verso destra pochi metri dividono dalla cima.
La discesa si può fare lungo l’itinerario dello sperone centrale descritto nella sezione Scialpinismo, rientrando all’auto seguendo il sentiero che scende da Cima Giasetto verso destra.