Dal parcheggio si prende la strada sterrata che risale il Vallone del Vallanta fino al bivio che precede le gr. Gheit m. 1912. Si scende a destra a valicare il rio su ponticello e aggirati i casolari semi diroccati delle grange, si entra nel gran bosco dell’Alevè. Il sentiero sale dapprima verso sinistra, poi volge a destra e con un lungo tratto pianeggiante si porta nei pressi del rio delle Giargiatte che si raggiunge in una suggestiva radura dopo una breve salita. Verso sud si può ammirare l’elegante cuspide del Pelvo d’Elva. Il sentiero si eleva nel bosco con tornanti, guadagnando in una decina di minuti un altro ripiano erboso: il Pian Meyer (m. 2126). Il vallone sembra sbarrato al centro da un grande salto roccioso che il sentiero aggira sulla sinistra con comodi tornanti. Il sentiero guadagna la conca erbosa del gias Fons (m. 2365) col caratteristico isolato masso roccioso quindi serpeggiando tra le pietraie e tagliando poi sulla sinistra sassosi pendii raggiunge in mezz’ora il bordo della conca superiore. Con tortuoso percorso il sentiero si appoggia sulla sinistra ed affronta con erte serpentine un’angusta gola rocciosa, chiusa tra aspre paretine, per affacciarsi alla vasta conca terminale che contiene i laghi: il lago del Prete (m. 2706 sulla sinistra non visibile dal sentiero) il lago Bertin (m. 2701) ed il lago Lungo di poco più alto. Poco prima di raggiungere il lago Bertin un cartello indica il bivio per il Bivacco Bertoglio edificato sulla Balza rocciosa a quota m. 2764 raggiungibile con un’ultima salita di una decina di minuti. Il bivacco sorge nel punto dove era sistemato il diroccato ricovero del Baraccone e dispone di 9 posti letto, sempre aperto.