Per contro, il rientro dal Vallone d'Unghiasse allunga sensibilmente il giro, in quanto al termine del vallone si dovrà seguire per alcuni km la strada sterrata di recente costruzione che ricondurrà a Rivotti.
Itinerario consigliabile ad inizio autunno, per evitare le classiche nebbie che invadono la zona delle calde giornate estive.
Da Rivotti reperire il sentiero GTA (sentiero Italia) n.321, che segue brevemente la strada asfaltata in salita (sbarra e divieto) e poi si inerpica sul costone boscoso incrociando successivamente una strada sterrata (da qui arriveremo al ritorno). Si prosegue per i bei prati a monte lasciando a destra l’Alpe Invers e quindi si entra nel cuore del Vallone Vercellina, su ottima mulattiera con buona pendenza. Raggiunto il Gias di Mezzo, si continua a destra superando poi Gias del Burich e Gias Massa; superato un dosso ecco apparire il bel Lago Vercellina 2432 m.
Si continua a destra, in diagonale, puntando all’evidente Colle della Crocetta alla testata del vallone. Si può sia raggiungere il colle, quindi continuare a destra per il Colle della Terra Fertà su ottimo sentiero, oppure volendo abbreviare il percorso, aggirata una bastionata di rocce si reperisce a destra una vaga traccia, che risale abbastanza ripida prima dossi di erba e poi un canalino raggiungendo direttamente il Colle della Terra Fertà 2721 m.
A questo punto si hanno due opzioni:
A-si scende al Lago della Fertà 2558 m, dal quale piegando verso nord si punta ad un canalone di erba e pietrame posto alla destra della parete rocciosa del Monte Bellagarda, all’attacco della cresta ovest.
Da qui si seguono gli ometti che ben indicano il percorso, leggermente impegnativo ma mai difficile, che con facili passaggi di I e I+ su roccia solida e gradonata (si resta sempre sul versante di Ceresole) consentono di arrivare alla pietraia conclusiva, che si supera su una traccia senza problemi sino all’ometto della cima.
B-Dal colle della Terra Fertà si sale per traccia di sentiero ben evidente a sinistra verso la Cima della Crocetta, 2828 m. Da questa si segue, per quanto possibile, la lunga cresta che collega la Cima della Crocetta al Monte Bellagarda. Il percorso non ha difficoltà ma è piuttosto laborioso a causa dell’attraversamento di numerose zone di pietraia composta da enormi blocchi. Raggiunta un po’ faticosamente l’inizio della cresta ovest del Bellagarda, come da percorso precedente si arriva in cima. Questa soluzione consente di risparmiare un po’ di dislivello.
Per la discesa si ritorna al Lago della Fertà o a ritroso per la cresta, oppure scendendo direttamente per il versante sud, praticamente dalla verticale della cima leggermente verso sinistra, non ci sono tracce ma si scende abbastanza facilmente (occorre buona visibilità).
Una volta al lago si può decidere se rientrare dal percorso di andata (con risalita al Colle della Terra Fertà di almeno 200 m di dislivello) oppure se compiere l’anello nel Vallone d’Unghiasse.
In questo caso o si segue il sentiero alto n.323 che con percorso un po’ più lungo porta allo stupendo Gran Lago d’Unghiasse 2489 m, oppure scendere in diagonale per un tratto lungo l’emissario del Lago della Fertà, su sentiero segnalato da tacche bianco/rosse un po’ sbiadite. Si tocca l’Alpe Becco degli Uccelli, il Gias di Punta e infine l’Alpe Laietto con un piccolo lago, dove ci si collega al sentiero 323 proveniente dal Gran Lago d’Unghiasse. Ora senza possibilità di errore si segue il bel sentiero che costeggia dall’alto il vallone che poi precipita con una serie di rocce montonate sul sottostante Pian delle Riane.
Scesi al pianoro acquitrinoso si prosegue verso il fondovalle superando l’Alpe Giardonera e infine dopo essere entrati nel bosco, si arriva a Vaccheria, dove non si deve proseguire per Alboni, ma continuare sulla sterrata di recente costruzione (sentiero balcone) che a destra conduce alle pareti di arrampicata del Bec di Roci Ruta, e con un lungo mezza costa (alcune brevi risalite) con percorso panoramico di alcuni km riporterà a Rivotti.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo