Primo tiro su placche abbattute (40 m, 4b). Dalla prima sosta si supera a sinistra una placca e si prende un diedro fessurato giallo con tratti strapiombanti (50 m, 6a+, molti fix). Segue il tiro teoricamente chiave, obliquamente a destra su placca per superare la barriera di tetti con traversata a destra a cavalcioni di uno spuntone, sosta subito sopra (30 m, 6b, in realtà più facile del precedente 6a+). Dalla terza sosta direttamente su roccia nera ottima e porosa, un muretto seguito da un bel diedro (50 m, 5c, necessari friend). Ancora un tiro su roccia nera, con un arco da destra a sinistra su placche non troppo ripide (30 m, 5c). Raggiunta una zona inclinata, la si risale puntando a sinistra sfruttando una vaga concavità grigia (55 m, 3b). Sosta sotto un muro giallo. Lo si risale con bellissima arrampicata non difficile, su roccia adesso eccellente, per uscirne a sinistra in sosta (40 m, 5c). Da qui direttamente per muretti e piccoli diedri fessurati da proteggere, roccia bellissima a bande bianco-gialle-grigie, sosta su ballatoio a destra (50 m, 5c). Ancora direttamente per muretti di roccia un po’ scagliosa, ultimo risalto fessurato per raggiungere una lista che porta a sinistra in sosta sotto il diedro teerminale (30 m, 6a). Per il diedro, bellissimo e un po’ atletico (mecessari friend), alla cresta sommitale dove si deve attrezzare la sosta (40 m, 6a).
Discesa: dall’uscita della via scendere la cresta a sinistra (ovest), prestando attenzione a reperire i radi ometti che segnano il percorso migliore. Tratto delicato per la presenza di fine ghiaietto sulla roccia. Raggiunto un ghiaione, lo si discende e al termine seguendo sempre gli ometti si rientra a sinistra sulla cresta all’intaglio sopra una profonda gola. Dall’ultimo ometto si effettua una calata di 50 metri toccando terra al fondo della gola (ancoraggio con 2 fix, fettuccia verde e maillon). Si scende quindi la gola rientrando in breve al ripiano “Thenn de Rhemes”. Circa 1 ora dall’uscita alla base della parete.