
Leggermente più impegnativa che la salita estiva.
Vi sono tre possibili vie di salita, le prime due ricalcano i percorsi estivi, il terzo quello scialpinistico.
1) con poca neve in basso: dal Rif. Savoia si raggiunge l’alpeggio Riva sotto i piani del Rosset, si prosegue verso nord verso i laghi e prima di raggiungerli, si piega a sinistra (O) e si attraversa l’emissario del lago Leita. Si sale ripidamente per tracce di sentiero (bolli rossi) le pendici del Gran Vaudala fino ad un ripiano erboso a quota 2850 circa. Qui si calzano le racchette e si inizia il lungo traverso verso SO costeggiando la cresta SO della Vaudala fino a raggiungere il Col di Nivoletta prima e il Col Basei poi. Per cresta si prosegue quindi verso sud verso il castello roccioso terminale (attenzione alle cornici lato val di Rhemes).
2) sempre con poca neve: dal Rif. Savoia si raggiunge l’alpeggio Riva sotto i piani del Rosset. Pochi metri prima dell’alpeggio, si piega a sinistra e seguendo un sentierino pianeggiante si attraverso un rio incassato (rio Rosset). Si prosegue in falsopiano verso ovest sino a scollettare in vista della conca acquitrinosa circondata da pareti rocciose nerastre posta fra la Basei e il Gran Vandala. Calzate le racchette, si scende brevemente e si attraversa la conca fino a imboccare un evidente canalino che con punta verso SO in direzione del ghiacciaio Basei. Risalito il canale (30 gradi circa), segue un piccolo pianoro, poi un pendio più ripido (35 gradi circa), quindi, ormai sul ghiacciaio, le pendenze diminuiscono leggermente e si punta direttamente al castello roccioso terminale.
3) parcheggiata l’auto poco sotto il Rif. Città di Chivasso, si scende leggermente ad attraversare il Rio Rosset, quindi si risale leggermente sulla sinistra fino ad un ripiano da dove si imbocca un ampio canale che consente di raggiungere la conca sotto il ripido pendio sottostante il ghiacciaio, da dove si punta alla vetta come nell’itinerario 2.
La cima si raggiunge dal lato orientale risalendo un ampio e vago diedro-camino roccioso tenendosi o sulla sinistra (corde fisse) o sulla destra (rocce gradinate, 5 m II grado). Segue una breve crestina nevosa pianeggiante, stretta e talvolta piuttosto affilata.
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