Dal parcheggio, si segue la strada per Dondena per alcune centinaia di metri, superati due tornanti, fino a raggiungere uno spiazzo con a destra una bacheca con cartina e indicazioni varie. Si segue quindi il sentiero che con alcuni scalini sale nella pineta, seguendo indicazioni per il lago Muffè e altre mete. Superato un primo tratto boschivo, si giunge in un ampio ripiano con una baita in posizione panoramica. Si prosegue a monte di essa, riprendendo il sentiero che prosegue nel bosco, fino a raggiungere una radura più aperta, nei pressi di un bivio per il Lago Muffè (sentiero estivo-sentiero invernale) a circa 1950 m. Qui si prosegue a sinistra, iniziando un traverso, che passa nei pressi di una costruzione in cemento dell’acquedotto. Si prosegue il traverso fino nei pressi dell’Alpe Vernoille, non lontana dall’omonimo lago. Si può anche passare dal bellissimo Lago Muffè, contornarlo a sinistra, e con semicerchio sempre verso sinistra giungere a Vernoille.
Da qui il percorso rimanente è molto evidente, con la vetta di fronte in direzione sud. Si raggiunge un rudere di alpeggio 2176 m. Oltre si apre il pendio finale, che si può risalire direttamente (moderata pendenza), oppure aggirare a destra raggiungendo un colletto. Da qui pochi metri lungo la comoda dorsale e si è in cima al Mont Ros 2289 m.
Ritornati al colletto, si può scendere direttamente il pendio sottostante perdendo circa 100 m di dislivello per scendere nel vallone compreso tra il Mont Ros e il Bec Barmasse, oppure più agevolmente si prosegue sulla dorsale pianeggiante in direzione Ovest fino ad un altro colletto, qui ci si abbassa leggermente per qualche metro giungendo in una zona di grossi massi, e si continua in piano toccando ben presto due ruderi di alpeggi, e poco oltre un altro grosso alpeggio (Ratè) più recente, accanto ad un laghetto. Si prosegue fino al colletto che si affaccia sul vallone di Raty, dove a sinistra ha inizio la dorsale est che condurrà in cima. La si segue fedelmente nella prima parte detritica, poi si devono superare alcune zone di roccette e sfasciumi, o sul filo oppure su uno dei due versanti e quindi sulla cima, che precipita sul versante sud.
Per la discesa si può scendere nel vallone di Ray, oppure ritornare sui propri passi; non farsi tentare dal vallone compreso tra il Mont Ros e il Bec Barmasse, in quanto dopo un primo tratto ingannevole, termina con un dirupo.