Percorso su facili sentieri (se si esclude un breve tratto esposto ma protetto da staccionata in legno) tutti ben evidenti e segnati che attraverso fitti boschi e percorrono l’ampia e panoramica dorsale finale.
Consigliata ad escursionisti allenati ai lunghi percorsi; disl tot 2000m; sviluppo tot 25Km; tempo dalle 8 alle 9h.
Si parcheggio poco prima delle case di Gettaz o dal divieto dopo le case nel pressi della falesia.
L’escursione inizia al termine della strada dal doppio divieto di transito al bivio delle due poderali ai piedi della falesia. Si seguono le indicazioni (sulla palina) della strada interpoderale “Gettaz – Proveche” che sale a sx (di li a poco si incontra una sbarra) con un breve tra di asfalto e poi su sterrato si raggiungere il suo termine ad uno spiazzo con fontana. Da qui si sale a sx a raggiungere Herin per un sentiero balcone molto interessante che segue il profilo irregolare della costa (con continui rientri) offrendo scorci veramente belli sulla bassa valle (2h circa per arrivare a Herin). Il sentiero non è ancora numerato, vi sono solo qualche tacca gialla ma è in genere è ben evidente e mantiene sempre la direzione sud percorrendo a mezza costa la dorsale sotto al monte Lyan e la Tete du Filen.
L’ultimo tratto per raggiungere Herin si svolge sullo sterrato del Ru de Monjovet e lasciate la case sulla dx ci si trova sul sentiero n.8 e di li a poche decine di metri si trova il bivio tra i sentieri n.8 – n.8A e n.8B. Si potrebbe seguire l’8 che passando dall’alpe Arp raggiunge il colletto a quota 2284m da dove a sx si affronta la salita finale della costa e al Barbeston (percorso più breve) ma si consiglia di proseguire sui sentieri 8A e B sino alle Miniere di Herin (da vedere) raggiunte le quali si trascura il n.8A che a sx inizia il percorso di rientro su Gettaz (proseguendo sul quale si compie un anello molto più corto ma comunque interessante).
Si prosegue invece seguendo il sentiero n.8B (non ancora numerato sulla nuova cartina n.13 dell’Escursionista) ma ben segnato e evidente sul terreno che sale da prima gradualmente e poi ripido sino a raggiungere il monte Lyan 2174m; bel punto di osservazione.
Da qui non rimane che percorrere l’intera dorsale in direzione ovest che con alcuni sali e scendi trova da subito a quota 2114m il colle dove si innesta il sentiero n.2 (che si percorrerà al rientro per scendere verso Bellacomba) e termina l’8B; successivamente si incontra a quota 2284m il sentiero n.8 che sale da Herin (che abbiamo precedentemente trascurato) e si affronta su bel sentiero n.2 il balzo che porta all’anticima 2451m. Si percorre ora il tratto di facile costa, molto panoramica, che porta con un balzo finale a raggiungere la vetta del Barbeston 2482m.
Il rientro avviene per il sentiero n.2 che ritorna all’anticima, scende alla dorsale bassa e raggiunge il colle a quota 2114m (ai piedi del monte Lyan) si svolta a sx, seguendo il sentiero n.2 che con pendenza sostenuta ma a continue svolte porta a passare dell’alpe Toule 1829m (dove si strascura il sentiero n.4 che svolta a sx) ad una baita diroccata a quota 1685 e alla successiva alpe Biolasse inferiore (ristrutturata e utilizzata) da dove si prosegue sulla poderale che scende direttamente su Bellecombe 1020m.
Sulla dx (con le spalle alla facciata della chiesa) si procede ora su un tratto di poderale in costruzione, in falsopiano) sino a raggiungere l’inizio del sentiero che n.1 (al momento privo di segnavia) che con un lungo e bel percorso, con sali e scendi e rientri a seguire la morfologia della costa, porta a Rodoz 1064m per proseguire, oltre il borgo salendo di alcune decine di metri, ancora su evidente e bel sentiero (poco dopo Rodoz sul sentiero si trova una ottima sorgete da 5*) sino a raggiungere il colletto Marcage 1077m; dove un breve tratto di sentiero porta a guadagnare la sottostante strada asfaltata che percorsa a dx, per un breve tratto, raggiunge la falesia si Gettaz e il parcheggio richiudendo il bello, lungo, interessante e appagante percorso ad anello.
Vedi anche traccia GPS.
- Cartografia:
- Valle Centrala n.13 1/25000 ed:l’Escursionista Zavatta - IGC Foglio n°9 - Ivrea, Biella e Bassa Val d'Aosta