Il dislivello tiene conto delle perdite di quota e risalite.
Il Glacier de la Pilatte è abbastanza tormentato e sempre più complesso da percorrere; la roccia della cresta fiale è a tratti decisamente mediocre.
Il momento migliore per questa salita è quando il ghiacciaio è ancora "chiuso" ma la cresta già pulita. A fine stagione il ghiacciaio può essere impercorribile per troppi crepacci e ghiaccio scoperto.
1° giorno: seguire il facile e molto frequentato sentiero lato destro orografico del Torrente Veneon, passando al Ref. Plan di Carrelet e al il bivio per il Col de la Temple; verso il termine innalzarsi dal torrente e con ampie svolte giungere al sito del Rifugio (10km, 3-4h).
2° giorno: dal Rifugio percorrere verso sud un tratto in piano fino al bordo del dirupo, quindi utilizzare il percorso attrezzato con cavi e scale per scendere al ghiacciaio (si perdono 90 m di dislivello).
Risalire la lingua del ghiacciaio il direzione del Col du Selè, al ripiano a quota 2800 m circa quindi deviare a destra, salire un pendio ripido quindi fare un traverso verso dx fin sotto la parete N del Bans. A questo punto volgere a sx e puntare verso la Pointe de la Pilatte ed in vista di questa deviare man mano a destra e risalire il pendio ripido fino al Col Est des Bans, appena a dx delle Pilatte (percorso variabile in funzione del ghiaccio scoperto e dei crepacci). Con buon innevamento salire direttamente (45°) verso l’attacco della cresta al Col Ovest del Bans (da metà estate pendio in ghiaccio).
In entrambi i casi percorrere la crestina orizzontale fino alla base della cresta est dei Bans. Salire un primo gendarme sul filo quindi aggirare il vertice sul lato sx per un canalino roccioso. Dalla breche successiva scalare una placca articolare di rocce viola per qualche metro, quindi tagliare a dx e raggiungere un canale che si risale lungamente (numerose soste per calate). La roccia è inizialmente molto rotta, ma migliora salendo (pietre instabili con altre cordate). Raggiunta un forcellina (ultima sosta) si prende un ultimo breve canale roccioso sulla sx che che giunge praticamente in vetta.
Si raggiunte la cima sud, il punto culminante della lunga cresta sommitale di questa montagna.
- Cartografia:
- IGN - 1/25.000 Massif sed Ecrins n. 241
- Bibliografia:
- S. Constant, Voies normales et classiques des Ecrins