La zona è ricca di sentieri e si presta a numerose varianti con punti di partenza differenti a seconda delle esigenze.
Dopo una manciata di km si arriva a Molè, proseguendo ancora al tornante sopra l'abitato si trova uno spiazzo dove posteggiare.
Da Molè si prosegue lungo la strada asfaltata per l’Alpe le Combe per poche decine di metri, fino ad incrociare una strada privata sulla destra con indicazioni Alpe Ciangari; poco oltre si incrocia anche il sentiero per la stessa destinazione che permette di evitare un paio di tornanti. Si prosegue sulla stradina in parte asfaltata raggiungendo la radura dell’alpeggio a circa 1200 m.
Si continua in direzione nord, seguendo la pista forestale in lieve salita che costeggia tutto il versante est del Truc del Vento; si tralascia una deviazione per Colletto e si continua sempre sulla sterrata che, dopo aver aggirato un costone, scende leggermente di quota entrando nella faggeta lambendo le Grange Fraita. Poco dopo, la pista sterrata termina e attraversando il ruscello si incontra la strada asfaltata dell’Alpe le Combe, nei pressi di una palina segnaletica indicante l’inizio del sentiero per Balmafol a quota 1360 m (si può anche iniziare l’escursione da qui).
Il sentiero sale nel bosco e poco dopo attraversa il rio, per portarsi sul più assolato versante sud est, che via via diventa prativo. Il bel sentiero a tratti lastricato consente di salire con regolarità il pendio, fino a raggiungere un breve tratto più roccioso ormai in vista del pilone che annuncia l’Alpe Balmafol (questo tratto in inverno è in ombra e potrebbe presentare neve o ghiaccio).
Si aggira il costone nei pressi della curiosa conformazione rocciosa denominata “Pera Ciapel”, dalla quale in pochi istanti si raggiunge l’alpeggio Balmafol, teatro di battaglie partigiane nella seconda guerra mondiale. In pochi istanti si può salire alla bella croce posta su uno sperone roccioso che sovrasta l’alpeggio.
Per il Truc del Vento occorre ritornare a Pera Ciapel, e da qui scendere i prati raggiungendo l’arrivo della teleferica di Balmafol. A questo punto si scende ancora leggermente raggiungendo una pietraia, posta alla base della parete rocciosa che sorregge la quota 1940 m.
Si deve individuare una vaga traccia che si mantiene proprio alla base della parete e la costeggia, dapprima ancora in discesa e poi in risalita su terreno abbastanza scosceso ma non problematico se in condizioni asciutte. Si arriva così ad una sella erbosa con primo dentino che si aggira o si supera direttamente, e infine alla base del ripido pendio di erba olina che adduce alla croce del Truc del Vento 1897 m (delicato in presenza di neve).
Per il ritorno si dovrà ritornare a Balmafol con la risalita del caso, e da qui si potrà optare se ridiscendere dal percorso dell’andata (sarà possibile una pbreve deviazione per l’Alpe Druge uscendo dal bosco, e poi percorrendo la strada asfalata fino a ritrovare il bivio di quota 1360 m.
Altrimenti è possibile efffettuare giro ad anello da Balmafol, sfruttando il sentiero che scende nel versante sud-ovest del pendio del Truc del Vento, raggiungendo Barmabruna e poi successivamente ad un bivio che va seguito a sinistra per ritornare all’Alpe Ciangari (attenzione se si prosegue dritti in discesa si finisce alla borgata Falcemagna, dalla quale comunque si può far rientro a Molè tramite una strada sterrata che tocca le borgate Pietrabianca e Lorano.
Punti di partenza alternativi:
- Chianocco 550 m raggiungendo Molè tramite il Sentiero degli Orridi in circa un’ora.
- borgata Goitroce (borgata poco oltre Molè) da cui si sale per sentiero all’Alpe Ciangari.
- strada Alpe le Combe quota 1360 m (tornante) da dove parte il sentiero per Balmafol (cartello)
- strada Alpe le Combe quota 1570 m (tornante sotto Alpe Druge)
- borgata Baritlera 630 m salendo lungo la mulattiera per Lorano, e da qui tramite buon sentiero alla strada per l’Alpe Ciangari
- Cartografia:
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Fraternali editore: Val Susa, Val Cenischia, Rocciamelone, Val Chisone
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