Il punto di partenza può variare tra Val d'Isere e la frazione le Fornet, ma è consigliabile partire da Val d'Isere e percorrere il sentiero balcone in salita in andata, piuttosto che doverlo affrontare al ritorno.
1) Da Aosta con l’autostrada A5 si prosegue fino a Morgex, dove si esce e si prosegue lungo la SS26 in direzione del Colle del Piccolo San Bernardo. Si risale tutta la Valle di La Thuile fino a raggiungere il valico. Si prosegue scendendo in territorio francese lungo la D1090, superando La Rosière fino a Montvalezan dove si abbandona la D1090 e occorre seguire la D902 per il Col de l'Iseran fino Val d'Isere.
da Val d’Isere si sale tra le case del versante sud fino ad incontrare il sentiero balcone, che va seguito verso destra (est) in lieve salita finchè si raggiunge la perpendicolare della località le Fornet (se si decide di partire da qui, occorre saalire sul sentiero che collega l’abitato con il sentiero balcone. si prosegue sul sentiero (indicazioni Col de la Baillettaz) che in diagonale taglia il ripido erboso versante sud della costiera rocciosa denominata Les Grandes-Pares su carte IGN, mantenendo sempre la destra come direzione di marcia. Prima a mezzacosta e poi con varie serpentine, il sentiero consente di guadagnare quota abbastanza rapidamente, entrando in una prima conca erbosa a quota 2520 m dove ci sono anche i ruderi di un vecchio alpeggio. Dalla conca erbosa, il sentiero volge gradualmente verso sinistra, supera un tratto abbastanza ripido ed entra nella conca superiore, dove si trova il Lac de la Bailletta (che si lascia poco distante sulla sinistra), per una vasta pietraia si sale verso uno spallone detritico, per proseguire su terreno quasi pianeggiante (appena sopra la conca dove si trova il Lago della Bailletta) verso sinistra (in alto sono già ben visibili sia il Colle che la Pointe de la Bailletta). Con una serie di serpentine si volge a destra, e superando una ripida china erbosa e detritica si raggiunge la vasta insellatura del Col de la Bailletta 2852 m (grande ometto di pietre e cartelli indicatori). Il sentiero è sempre ben tracciato, indicato prima da segnavia gialli e poi da numerosi ometti. Dal colle si segue l’ampia dorsale Ovest verso sinistra, la prima parte è priva di un vero e proprio sentiero, ma dal percorso abbastanza evidente, dove la dorsale si restringe compare un sentierino (indicato da numerosi ometti fino in cima) che raggiunto l’inizio della cresta Ovest, piega a sinistra in una conca detritica (o nevosa ad inizio stagione) per aggirare il risalto roccioso iniziale della cresta. Il sentierino compie una sorta di semicerchio da sinistra a destra e sale lungo una ripida china detritica e alcune elementari roccette fino a raggiungere il filo di cresta. Si prosegue lungo il filo, una ultima ripida pietraia ed alcune semplici roccette portano ad un tratto dove la cresta si allarga nuovamente, e con facile percorso si raggiunge l’ampia cima, sormontata da un grande ometto di pietre.
Si ridiscende dal colle, oppure poco prima si scende per un pendio detritico che intercetta il bel sentiero sottostante che scende verso il Lac de la Sassiere. Si tocca prima un altro bel lago naturale, il Lac de Santel, e quindi per dolci pendii si intercetta una strada sterrata poco a monte dell’ormai non distante Lac de la Sassiere a circa 2450 m. Poco prima di raggiungerlo, sulla sinistra, si incontra la palina segnaletica per il Passage du Picheru.
Il bel sentiero alterna strappi più faticosi ad avvallamenti più dolci, ed in circa 30-45′ conduce al Passage du Picheru 2780 m, il cui cartello è collocato un po’ prima del punto più elevato dove ha inizio la discesa. Si sono risaliti dal lago circa 250 m di dislivello.
Per salire la vicina Pointe de Picheru, con altri 150 m aggiuntivi, occorre seguire una traccia secondaria che si stacca sulla destra, ed attraversa il versante sud-est della montagna, raggiungendo una specie di altopiano con vaste bancate rocciose. Qui si seguono gli ometti, volgendo verso sinistra per affrontare il pendio di salita, tra pietrame all’inizio poi per erba e terriccio, sbucando faticosamente sulla crestona a pochi metri dall’ometto di pietre. Questa deviazione non è obbligatoria ma consigliabile, perchè è l’unico punto del percorso da dove si possono vedere sia il Lac du Chevril, la Diga di la Saut e il Lac de la Sassiere.
Ritornati al Passage du Picheru, inizia la discesa he si snoda nel dolce valloncello sottostante, prima di iniziare a scendere in modo più repentino un pendio erboso con una infinità di tornanti (sentiero molto ben curato).
Si incontra un bivio con palina e si prosegue in discesa (evitare un sentiero secondario che scende verso sinistra), fino a raggiungere i prati sopra la località la Daille; ad un bivio con palina, continuare sulla sinistra verso Val d’Isere, sino ad intercettare il sentiero balcone. Lo si segue fino a rientrare nel centro di Val d’Isere oppure a le Fornet se si è partiti da qui.
- Cartografia:
- Vanoise Gran Paradiso
- Bibliografia:
- Guida Vanoise Gran Paradiso