Dalla galleria seguire la stretta stradina (cartelli indicatori, segnavia 760) che raggiunge la scalinata che sale alla chiesa di San Bernardo. Volgere a destra percorrendo uno stretto viottolo che sale all’omonima frazione. Ad un certo punto, segnavia su un muro a sinistra, volgere a destra, attraversare un cortile ed imboccare una strada asfaltata che sale a lunghi tornanti. Ad un certo punto si imbocca un sentiero a destra che in breve raggiunge la chiesetta di San Rocco di Rastiglione, m. 704. Attraversare il paese facendo bene attenzione ad individuare i segnavia, si supera una fontana e, dopo un breve tratto asfaltato, un viottolo stretto e sconnesso porta sopra all’abitato. Si segue ora una sterrata che entra nel bosco e in breve raggiunge la Cima Tre Croci di Rastiglione, m. 856. Scendere verso sinistra raggiungendo una sterrata che si abbandona presto per seguire un largo sentiero che, quasi sempre in curva di livello, si sposta sul versante Cusio e successivamente si riporta sul versante Sesia. Ad un certo punto, cartello indicatore, svoltare a destra seguendo uno stretto e ripido sentiero che raggiunge la dorsale ad un bivio nei pressi dell’Orello di Zuccaro, m. 935, che si raggiunge in breve seguendo la dorsale verso destra. Ritornati al bivio proseguire nella direzione opposta, dapprima con alcuni saliscendi e poi con una ripida discesa che porta all’ampia conca della Sella di Prerro, m. 900. Seguendo sempre il segnavia 760 si segue una strada che scende alla depressione del Piano della Sella, m. 850. Attraversata la rotabile (cartelo su un albero) si segue una larga traccia che inizia un interminabile traverso praticamente in curva di livello fin oltre una baita diroccata. Poco dopo un altro cartello, indica di volgere a sinistra e da questo punto si inizia a salire con continuità. Si superano altri due casolari abbandonati e, dopo un primo traverso a sinistra ed uno successivo a destra, un ultimo breve strappo conduce sulla boscosa cima del Monte Avigno, m. 1136.
Discesa ripercorrendo a ritroso lo stesso itinerario.
- Bibliografia:
- Guida C.A.I. - T.C.I. "Alpi biellesi e valsesiane"