Lo schema allegato è, secondo me, il migliore tra quelli trovati in rete.
I gradi sono quelli che mi sono stati riferiti dalla Guida, anche se secondo lui un paio di passaggi sono più vicini al V- che al IV+.
Le soste sono quasi tutte su anello cementato. Sui tiri si trovano pochissimi chiodi ma ci sono molte clessidre e spuntoni, pertanto risultano molto utili fettucce e cordini di varia lunghezza.
Si può salire anche direttamente dal Passo Falzarego con il sentiero 441 oppure salendo in seggiovia ai Rifugi Scoiattoli e Cinque Torri e poi con sentiero 439.
Dal Rifugio Averau alla Forcella Nuvolau seguire verso Ovest il sentiero 441 per non più di 100/150 metri. Abbandonarlo volgendo a destra per una traccia ripida su terreno ghiaioso fino ad una sorta di pulpito con ometto (qui conviene attrezzarsi e soprattutto indossare il casco!).
Si è alla base di un ripido canale da risalire, non difficile (I/II) ma con roccia piuttosto rotta e delicata (chiodo al termine). Risalire il ghiaione soprastante fino raggiungere il punto più basso della incombente parete. Da qui volgere a sinistra per poche decine di metri fino alla base di un camino a destra di una parete giallastra dove inizia la Via.
- L1: salire inizialmente a destra su rocce non ripide e ben articolate. (III/IV-)
- L2: salire direttamente fino ad una sorta di fessura/camino leggermente aggettante da superare direttamente con un passo piuttosto faticoso (IV/IV+)
- L3: traversare pochissimi metri verso sinistra, non difficile ma delicato all’inizio, e risalire la successiva rampa-canale (III)
- L4: salire il ripido pilastrino successivo che porta leggermente verso sinistra (IV-/IV)
- L5: traversare decisamente verso sinistra su facile e moderatamente esposta cengia (I); al termine salire direttamente il sovrastante muretto (IV)
- L6: questo è il tiro chiave della via, un espostissimo traverso verso destra, in cui bisogna prima abbassarsi leggermente, poi attraversare orizzontalmente fin sotto una breve placca delicata da risalire, al termine della quale si deve ancora attraversare per pochissimi metri ma con roccia leggermente aggettante, giungendo alla sosta posta in una nicchia della parete, dove si trova anche il libro della Via (IV/IV+)
- L7: scavalcare il bordo destro della nicchia e salire il più possibile verticalmente appena a destra di una grossa spaccatura raggiungendone al più presto, in spaccata, il bordo sinistro; salire il successivo muretto e poi una rampa verso sinistra; al termine traversare facilmente a destra fino alla sosta (IV/IV-/III/II)
- L8: salire inizialmente un ripido canale-camino e successivamente una rampa più facile verso sinistra, al cui termine ci si sposta verso destra sotto rocce giallastre per giungere alla sosta, posta su un pulpito molto aereo, andando da destra verso sinistra (IV-/III)
- L9: salire ancora piuttosto verticalmente nel canale-camino, sbucando direttamente sul ghiaione sommitale a pochissimi metri dalla croce di vetta; sosta proprio al di sotto di questa (IV-).
La discesa si effettua seguendo la Via Normale, dapprima su facile sentiero e poi per la Via Ferrata, al termine della quale si ritrova il sentiero a breve distanza dal Rifugio Averau.
- Bibliografia:
- Guida C.A.I. - T.C.I. Dolomiti Orientali Vol.1 parte 1^