Dal Col de Bornes fino a quota 2120, il sentiero attraversa boschi misti di conifere e presenta tratti anche impegnativi, comunque di livello E .
Dalla quota 2120 (area picnic con panche e tavoli rustici, senza acqua nè fornelli...) il percorso si fa un po' più impegnativo, fino al tratto finale, che porta in vetta.
D'estate è comunque un'escursione fattibile da persone anche non molto allenate. D'inverno...dipende da quanta neve c'è...e dalle sue condizioni... Se la neve è molto trasformata, crostosa e ventata, la parte finale della salita alla cima può richiedere RAMPONI e, magari, anche la piccozza!
Lungo tutto l'itinerario, non si trova acqua potabile, nè punti di ristoro...solo la Natura incontaminata... Portarsi da bere (tanto! ) e da mangiare...
Ci si immette sulla strada statale n.26 per Aosta, che si percorre fino alla rotonda con il Monte Cervino, dove ci si immette, sulla destra, sulla strada regionale per Valtournenche e Cervinia.
Giunti ad Antey St. André, si prende la strada regionale per Torgnon.
Da Torgnon-capoluogo, nelle vicinanze della partenza dell'ovovia per il comprensorio sciistico, si prende la strada regionale per il colle S. Pantaleone-Verrayes.
Giunti al Colle (circa 2,5 km), si può parcheggiare l'auto sulla sx, in un piccolo piazzale su cui campeggia un interessante pannello che illustra tutte le cime visibili da lì: Cervino, Castore, Tournalin, Tantané, Zerbion, ecc...
30 m più avanti, sulla dx, c'è il pannello giallo del sentiero per il Col de Bornes.
Da lì si possono già calzare le ciaspole, oppure, se c'è poca neve, lo si può fare al Col de Bornes, dopo 30-40 minuti di salita a piedi.
L’escursione inizia col sentiero che parte dal Col S.Pantaleone (cartello giallo sul margine dx della strada: sentiero n. 7 per il Col de Bornes); si tratta di una comodissima strada poderale che attraversa boschi di pino silvestre e abete rosso, che offre bellissime vedute verso il fondovalle e varie cime,come la Tersiva e l’Emilius.
Dopo 30-35 minuti si giunge comodamente al Col de Bornes, dove il panorama è davvero ampio e fantastico; da lì, alzando lo sguardo verso Nord-Ovest, si può già ammirare la sella che unisce la Becca d’Aver con la Cima Longhede.
Si attraversa la pista di sci nordico e si trova il cartello giallo del sentiero 5b per la Becca d’Aver.
Questo sentiero attraversa un bosco fitto di abete rosso e larice; si alternano tratti quasi pianeggianti ad altri, piuttosto ripidi ed impegnativi.
Dopo circa un’ora si giunge nei pressi di un’area pic-nic, con 2 tavoli e panche grezze. Manca l’acqua..non ci sono fornelli per far grigliate… Peccato!
Pochi metri dopo, si trova il bivio per Gran Villa (sentiero n. 5, verso sx), che si ignora, proseguendo ovviamente per il 5b, diritto.
Da lì il bosco si fa meno fitto, si alternano tratti senza neve ad altri con accumuli provocati dal vento… La progressione può diventare più impegnativa…
Salendo, dopo circa 20′, si trova la deviazione a sx (5c) che porta direttamente alla Cima Longhede, passando sotto alla grandi schiere di barriere paravalanghe, situate sotto alla cresta; anche stavolta si tira dritto sul sentiero per la Becca d’Aver che domina quest’ultimo tratto.
Si giunge al Colle d’Aver (quota 2390) che domina la conca del comprensorio sciistico di Torgnon, e da dove si può vedere il Cervino e la parte occidentale della catena del Rosa.
Si prosegue a sx verso una cappelletta (Madonna delle Nevi) e si perviene (a meno che non si sia formata la cornice di neve ventata…) sul crinale dal quale la visuale si fa ancora più ampia, verso la Valle di St. Barthélemy (Nus) . Da lì, mancano pochi metri alla vetta.
Se si trova la cornice di cui sopra…bisogna arrampicare direttamente sulle roccette ai piedi della bastionata che forma la cima della Becca, usando i ramponi e la picca..oppure…rinunciare, ormai in vista della cima!!!!
Il ritorno si fa ripercorrendo i propri passi.