La relazione reperibile su http://mountaincafe.altervista.org/files/VIE/M4N/TeteAval.pdf è sintetica ma ottima, almeno fino al termine delle difficoltà (sosta 16). Tende invece a sottovalutare la lunghezza del tratto finale per uscire in vetta. Tale soluzione ci pare in effetti consigliabile solo per amatori del genere: il tratto finale per arrivare all’anticima Ovest, da cui inizia la discesa per prati e detriti, ci ha richiesto ancora 1,30 h di arrampicata di II-III con varie traversate su cenge detritiche molto esposte sulla parete S. La successiva discesa è ancora assai lunga e non evidente (qualche ometto), in particolare nella parte bassa, che si svolge in un impervio canalone di detriti che termina con un salto (da superare con una doppia di 40 m) alla base della parete SO.
L’inizio delle 2 vie è comune e percorre un diedro-rampa obliquo verso sinistra (IV+, indicazione PK/PRH alla base), non sostare alla prima sosta che si incontra (partenza di Balade d’Enfer) ma alla seconda poco più in alto, di qui la Kelle prosegue nel diedro mentre la seconda lunghezza del Pilier Rouge Hebdo supera una fessura verticale (6a).
- Bibliografia:
- J.M. Cambon Oisans moderne Oisans sauvage - ed. Vertical
Nelle vicinanze Mappa
Itinerari
Aval (Tète d’) – Pere Ubu
Aval (Tète d’) – Plein Soleil
Aval (Tète d’) – Cristal Majeur

Aval (Tète d’) – La Der Des Der
Aval (Tète d’) – Voie des Elfes

Aval (Tète d’) – Ballade d’Enfer
Aval (Tète d’) – Le Don de l’Aigle
Aval (Tète d’) – La Memoire de l’Eau

Aval (Tète d’) – Ranxerox
