Arrivati a un gruppetto di alberi alla base della parete, dove parte la cengia ascendente verso destra attrezzata con le corde fisse, si possono lasciare gli zaini, si scende leggermente verso destra, si oltrepassa una sorgente, e risalendo si raggiungere l'evidente diedro della Kelle, comune con l'attacco di questa via.
L1: IV+ in comune con la Kelle
L2: 6b muro con partenza difficile
L3: 6a diedro poco protetto e traverso a destra
L4: 6b muro e tettino
si arriva sulla prima cengia, si scende leggermente verso sinistra portandosi sotto ad un muro grigio-rossastro
L5: 6c muro difficile
si attraversa la cengetta
L6: 6b strampiobetto iniziale e tettino
L7: 7a muro a gocce fantastico
L8: 7b muro a gocce fantastico
L9: 6a placche verticali a gocce magnifiche
L10: 6b placche verticali a gocce magnifiche
L11: 7a muretto iniziale difficile e tetto impressionanate (è anche il tetto da cui si fanno le calate)
si arriva sul secondo cengione e si risale a piedi verso il pilastro sommitale
L12: 6a lama e muretto
L13: 6c muro verticale con traverso difficile
L14: 6b traverso iniziale e poi muro su roccia super lavorata
L15: 6b placche verticali su roccia fantastica
L16: 6c placche verdoniane da antologia
L17: 6a uscita su cannelure magnifiche
Dalla fine della via ci si cala con 4 doppie da 45m piuttosto lineari fino all cengione e da qui si raggiunge la sosta dell’undicesimo tiro (tetto) e ci si cala con altre 4 spettacolari doppie fino allla sosta del quinto tiro. Con un’altra doppia si è sulla cengia e da qui si scende a piedi utilizzando le corde fisse fino agli zaini.
- Bibliografia:
- Oisan nouveau-Oisan sauvage, J.M. Cambon