Materiale. Su tutta la via si incontrano due chiodi (presenti nel tratto in comune alla "Diretta Salesi"): portare quindi chiodi assortiti, friends dai micro al 3 BD con qualche misura media doppia e nuts.
E’ stata riportata la relazione dei primi salitori con qualche leggera modifica.
L’attacco è posto circa 50 metri a sinistra del canale NO (o “Colata di Stelle”), sotto la verticale di un evidente diedro liscio.
La direttrice della via è data per la parte bassa da due grossi diedri giallastri paralleli: quello di destra è chiuso da un imponente tetto, si seguirà quindi quello di sinistra, più nascosto.
(Fino a L7 la via è in comune con la “Diretta Salesi”)
L1 – 50 m; 4, 4+, 5, 3. Risalire per zone levigate fino a guadagnare una cengia, seguirla verso sx fino a sostare nei pressi di uno spigolo poco marcato.
L2 – 40 m; 5, 5+, 3. Raggiungere lo spigolo a sx per immettersi in un diedro canale. Risalirlo per superare una placca e portarsi sotto i due grandi diedri con fondo erboso (di cui sopra).
L3 – 40 m; 5, 5+, 3. Traversare decisamente a sx per placche fin sotto ad un piccolo tetto, raggiungerlo per poi superare un tratto verticale e guadagnare una zona più abbattuta.
L4 – 50 m; 3, 4. Proseguire per i risalti successivi , e risalire una bella parete di rocce lavorate.
L5 – 50 m; 4, 3. Risalire la parete per portarsi sotto il grande canale percorso dalla “Diretta Salesi”.
L6 – 50 m; 2, 3. Risalire il canale.
L7 – 50 m; 4, 5, 6+. Proseguire nel canale superando la strozzatura sulla sx.
L8 – 40 m; 4, 4+. Risalire la parete a dx del canale, e proseguire fino a sostare dove il canale muore diventando diedro.
L9 – 30 m; 6, 7, 7, 6+. Salire il fondo del diedro su rocce instabili e sporche per sostare in una nicchia erbosa chiusa da una strozzatura leggermente strapiombante incisa da una grossa fessura sulla sx.
L10 – 50 m; 7+, 6+, 6, 7, 5. Uscire dalla strozzatura ribaltandosi a dx, e proseguire su rocce ancora instabili fino a sostare pochi metri sotto lo spigolo Ovest, in prossimità di rocce gialle.
L11 – 50 m; 6, 6, 5+, 3. Uno strapiombetto conduce ad un traverso molto esposto verso destra, da cui si esce in corrispondenza di un corto diedro liscio. Proseguire quindi su terreno più abbattuto, e sostare pochi metri prima di una grande placconata quasi orizzontale (non ancora visibile).
L12 – 50 m. Facile tiro di trasferimento: alzarsi sopra la sosta (3) e proseguire camminando sulla placconata poco inclinata. Sostare a fine corde, presso un muro di rocce articolate, 10 m prima della cengia percorsa dalla “Salesi” (C’è posto da bivacco per un centinaio di persone)
L13 – 50 m; 5+, 6+, 5, 3. Risalire la parete di rocce articolate fino a raggiungere il filo dello sperone Ovest.
L14 – 50 m; 3+, 3. Proseguire per lo sperone per sostare alla base di una placca appoggiata, chiusa da una grande fessura ad arco. Bivacco dei primi salitori.
L15 – 30 m; 5, 6, 6b o A1 per 5 m, 5+. Salire la corta placca fino alla fascia rocciosa verticale. Trascurare la fessura ad arco e scalare una buona fessura all’estrema dx della fascia rocciosa, per sostare poco dopo su un ottimo spuntone ai piedi di un diedrino svasato.
L16 – 35 m; 5+, 6, 7, 6 , 7. Risalire per 3 m il corto diedro fino a quando diventa strapiombante, raggiungere lo spigolo a dx e traversare delicatamente fino a raggiungere una brutta lama staccata (!) che si risale verso sx, quindi per placche e un delicato passo a dx andare a sostare in un ballatoio di massi incastrati.
L17/L22 – 250 m; 3, 2. Proseguire, volendo in conserva, su terreno facile e non esposto fino in cima, preceduta da un’aerea crestina.
Discesa. Poco prima della vetta dell’Asta sottana si incontra un cordone bianco attorno ad un grande spuntone: calarsi 30 metri fino alla normale, seguirla quindi per terreno ripido (un passo di 3+ verso la fine) fino alla pietraia.
Probabile prima ripetizione: M. Perotti, G. Canu e A. Berloffa, 26 Luglio 2015.