L'itinerario si svolge prima nel frequentato vallone di Lourousa, poi segue lungamente un canalone di detriti e magra erba, quindi affronta una breve ma esposta crestina che permette di raggiungere la cima più alta. Utile un casco per il canale e spezzone di corda per la cresta finale.
Dal parcheggio che precede l’ingresso alle Terme di Valdieri si segue la mulattiera per il rifugio Morelli-Buzzi. Superato il Gias Lagarot e l’omonimo minuscolo lago, si continua per un breve tratto fin dove si abbandona il sentiero in corrispondenza di una scritta rossa su una roccia “Asta Soprana” per salire verso sinistra ripide pietraie alternate a magra erba in direzione del poco accentuato canalone di salita (da non confondere con il canale ovest della cima Mondini che si attacca più a monte ed è più evidente), caratterizzato nella parte iniziale da un enorme masso incastrato.
Entrati nel canalone si sale facendo attenzione ai detriti instabili anche di grandi dimensioni fino ad un grosso masso che forma una strozzatura (c 2400 m). A questo punto si può aggirare sulla sinistra la lastronata rocciosa del canale principale o salire verso sinistra ad un piccolo colletto (ometto) che mette in comunicazione con un ripido canale parallelo prevalentemente erboso. Di recente (2020) è stata tracciata con bolli e frecce di colore rosso la via di salita, che qualche decina di metri prima del masso incastrato devia a sinistra, evitando completamente il canalone. Seguendo quest’ultimo si raggiunge la parte superiore dove tutti i canali convergono. A 2/3 del versante la traccia si sdoppia e permette di arrivare o sulla cima NO oppure sulla SE, senza particolari difficoltà. (sufficiente il caschetto). Nel caso si voglia effettuare la traversata, si sale prima sulla cima Nord-Ovest, che si guadagna facilmente per rocce rotte.
Scendendo a Sud-Est per roccette si tocca la forcella (c 2920 m) tra le due vette.
Da questo punto l’itinerario si fa più impegnativo ed è consigliato legarsi. Si segue prima una cengia erbosa sulla sinistra del filo di cresta (versante Vagliotta), poi i gradini rocciosi soprastanti la forcella che portano sul filo di cresta pianeggiante (40m, I, II). Da qui, percorrendo lo stretto ed aereo spartiacque (40m, II), si raggiunge la cima Sud-Est (2950 m, ometto di pietre).
Discesa: sulla cima SE ci si può slegare e scendere l’altra traccia, che riporta al bivio sottostante, sempre con la dovuta attenzione alle pietre instabili ed all’erba scivolosa. Poi si ripercorre la traccia di salita, ottimamente segnata con vernice rossa, fino alla pietraia di base, e di qui al sentiero del vallone.
- Cartografia:
- IGC 8 Alpi Liguri e Marittime