Dal rifugio si segue la via normale all’ Aroletta superiore (vedi itinerario e foto-relazione sul sito del rifugio www.rifugiocreteseche.com) che dal Bivacco Spataro (2600m.) segue il grosso canale detritico che scende dal lato nord-est della Vierge fino circa a metà di esso, in questo punto si nota sulla destra una evidente cengia erbosa che vi porta fuori dal canale sulla spalla destra (ometti), qui si prosegue sempre sulla spalla fino a raggiungere un anfiteatro che si trova sotto la cima detta “Bec Noir”.
Raggiunta la sommità di questo anfiteatro lo si attraversa completamente e sulla destra si sale verso la cresta (ometti), su facili passaggi si raggiunge il luogo denominato dall’ Habbé Henry “Fauteuil de l’ Aroletta”. In Breve si raggiunge la cima Sud de l’ Aroletta. Dopo aver percorso circa 10 m sul lato ovest sotto la cima arriva il momento di imbragarsi. Si scavalca la cresta sotto la cima e si passa sul lato est (Crête Sèche) e si scende di circa 4 metri per poi fare un lungo traverso facile su bella roccia che finisce su una sosta attrezzata con tre chiodi a fessura, una corda e un moschettone (utilizzata per le vie di roccia sottostanti). Questi chiodi saranno gli unici segni di passaggio che si trovano lungo tutto il percorso.
Proseguire qualche metro sotto la cresta per poi salire lungo passaggi evidenti sul filo di essa fino a raggiumngere la cima Nord, caratteristico blocco squadrato posizionato obliquamente e attraversato da due lunghe fessure.Questo blocco si sale facilmente e dietro ad esso troviamo un comodo terrazzino di sosta per recuperare il compagno.
Lasciato il terrazzino si scende di circa tre metri (lato Crête Sèche) sotto dei blocchi a lastroni instabili che si attraversano alla loro base (questo è il passaggio più complicato, non per la difficoltà, ma per le rocce instabili che ci sono), e si risale a raggiungere il filo di cresta, che si segue agevolmente ancora per circa 40 m su delle lame a tratti instabili. quando la cresta inizia a girare in direzione nord, verso il colle di Faudery, si appiatisce leggermente e si possono togliere gli imbraghi.
Da questo punto si scende ad est e si percorre agevolmente l’ ultimo tratto del percorso sotto la cresta lato Crête Sèche (lago dei desideri) fino al colle, dove si scende su una zona di sfasciumi fino al pianoro sottostante (Plan Plat) che si trova a circa 3000 m di quota. Si attraversa il torrentello e si raggiunge il sentiero del Colle del Mont Gelé che in breve vi porterà al rifugio Crête Sèche.
Per percorre la cresta si stimano circa due ore di cammino dal rifugio Crête Sèche, due ore e mezza circa di attraversata in cresta ed un ora e mezza per tornare al rifugio.
- Cartografia:
- l' escursionista editore
- Bibliografia:
- Buscaini Alpi Pennine volume 1