Adatta ai mesi di inizio autunno (per evitare le classiche nebbie di calore estive) fino alle prime nevicate, tenere presente che nonostante praticamente tutto il percorso è esposto al sole, l'ultimo tratto dal Colle dell'Arietta alla cima si svolge parzialmente sul versante nord, quindi si potrebbe incontrare della neve a inizio o fine stagione.
Il percorso ad anello, se si vuol compiere, è preferibile percorrerlo nel senso indicato, in modo da avere una salita più diretta alla meta; per contro occorrerà risalire complessivamente un centinaio di metri di dislivello per il Colle Balma-Arietta.
Dal parcheggio dopo Campiglia Soana, si segue la pista sterrata e in parte cementata, che dopo alcuni tratti piuttosto ripidi si addentra nel bellissimo Piano d’Azaria. Quasi subito a destra si incontra il cartello indicante il sentiero per San Besso sulla destra, lo si ignora (si scenderà da qui al ritorno) proseguendo lungo la sterrata ora pianeggiante, superando gli alpeggi Azaria e raggiungendo infine il termine della vallata nei pressi dell’Alpe Barmaion, visibile a destra leggermente più in alto della strada. Qui i cartelli indicano il Colle dell’Arietta, il sentiero senza raggiungere l’alpeggio (si mantiene sul lato opposto del combale) inizia a salire con buona pendenza a serpentine nel lariceto, inizialmente fitto poi via via più rado fino ad uscirne completamente. Si prosegue sempre a serpentine su buon sentiero ottimamente segnalato per prati molto panoramici, fino a giungere nei pressi delle Grange Arietta 2288 m; nel pianoro sottostante incontriamo le paline segnaletiche con il bivio per San Besso a destra, noi invece continuiamo a sinistra, passando accanto alle baite, in direzione del Colle dell’Arietta, già visibile. Superato un dosso erboso si entra nel bel Pian dei Morti o Pian della Polenta, qui il sentiero è meno evidente (erboso) ma ci sono segni di vernice ogni 10 metri, impossibile perdersi anche con fitta nebbia. Superato il piano la salita non darà più tregua fino al colle. Si sale un costone erboso dalla pendenza sostenuta attraversando di tanto in tanto qualche fascia detritica; raggiunta una selletta il terreno spiana momentaneamente e inizia, ormai a quota 2800 m, ad attraversare una fascia di pietrame e detriti, puntando all’imbocco del canalino che dà accesso al colle. Raggiunto il canale, attrezzato con alcune catene che risultano superflue con terreno asciutto (il sentiero è ampio seppur ripido, non c’è esposizione, attenzione solo ad eventuali cadute di pietre smosse da camosci sulle pareti sovrastanti) ed in breve si arriva allo stretto intaglio del Colle dell’Arietta 2938 m, presente una campana.
Ora non resta che abbandonare il sentiero che scende su Lillaz (visibile il Rifugio Sogno di Berdzè) per continuare a sinistra attraversando una fascia di pietrame esposta a nord, per aggirare il primo tratto di cresta roccioso piuttosto affilato. attraversata la breve pietraia ci si riporta subito in cresta, ora ampia e costituita da massi accatastati non sempre stabili. Poco dopo il terreno diventa meno accidentato fino ad un punto in cui la cresta diventa nuovamente rocciosa, ma si aggira l’ostacolo sia su terriccio ed erba dal versante sud, sia per tracce nel pietrame sul versante nord; in entrambi i casi si ritorna rapidamente in cresta nei pressi di un bel ripiano a pochi passi dalla cima. Qui per cresta superando alcuni semplici gradini rocciosi, si arriva in vetta 3001 m
Per la discesa si ripercorre lo stesso percorso dell’andata fino alle Grange Arietta; dove si prosegue sul sentiero di sinistra, direzione San Besso (circa 1 h).
Questo sentiero compie un lungo mezza costa tagliando tutto il versante sud-ovest della Punta dell’Asgelas, c’è qualche breve discesa alternata a delle risalite non ripide, ma che globalmente aggiungono circa 100 m di dislivello alla gita. Dopo aver attraversato una serie di canaloni un’ultima risalita consente di arrivare al colletto Balma-Arietta 2335 m, dal quale si inizia a scendere dolcemente nel valloncello che, dopo aver toccato l’Alpe della Balma 2147 m, attraversa un altopiano erboso per poi arrivare finalmente al Santuario di San Besso 2019 m. Da qui si scende a CAmpiglia Soana per il bel sentiero nel valloncello sottostante, e poi con numerose svolte tra prati e larici, fino ad incontrare la stradina all’inizio del Piano d’Azaria, già percorsa all’andata.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.25 Valle Soana, Bassa Valle Orco