Avvicinamento non breve dall'auto (oltre 6km per oltre 500 m di dislivello), ma solitamente sempre tracciato. Comodo invece se si pernotta al Rif. Jervis (30-40 min.) aperto tutto l'anno.
Salita: da Villanova salire al Rif. Jervis, seguendo il sentiero e tratti di pista forestale.
Dal Rifugio proseguire verso sud lungo la conca fin quasi all’alpeggio di Partia d’Amunt.
Poco prima del gruppo di malghe, volgere a dx (ovest) e imboccare l’evidente canalone, inizialmente poco ripido, che sfocia in un ampio conoide. Il canale, dopo una strozzatura che lo costringe a formare una “S” (tratto di misto in caso di poca neve), diventa incassato fra alte pareti rocciose, e assume un andamento più lineare pur conservando una forma curvilinea che ne nasconde l’uscita.
Si presenta piuttosto ampio fino ai 50 metri finali dove una seconda strozzatura rocciosa lo riduce a pochi metri. Risalirlo con piccozza e ramponi fino al colletto q. m 2665 (cornice spesso presente, eventualmente evitabile sulla sx), quindi piegare a sx (SE) e raggiunge la cima del M. Arbancie in pochi minuti seguendo la cresta NO.
Discesa: lungo il canalone o in traversata passando dal Colle della Croce. In questo caso, tornati al colletto del Cumbalas, seguire la cresta Italia-Francia verso N. In assenza o con poca neve la cresta è piuttosto elementare, altrimenti richiede prudenza per la presenza di insidiose cornici che si alternano su ambo i lati.
Saliti alla quota m 2711, proseguire con alcuni saliscendi fino al colletto q. m 2655, quindi raggiungere il M. Custassa.
Non resta ora che divallare verso l’ormai evidente Colle della Croce verso N. Prestare attenzione al pendio N della Custassa che nella parte bassa aumenta di pendenza e può presentare insidiosi lastroni. In tal caso, non puntare direttamente al colle ma piegare a sx e raggiungere il fondo del vallone che scende a L’Eschal e quindi risalire brevemente al valico.
Seguire ora la mulattiera che scende al Rif. Jervis e quindi tornare a Villanova.
- Cartografia:
- Ripido! it. n. 11