Dal parcheggio della diga, si percorre la strada sterrata lunga 6 km che costeggia il bacino sul lato sinistro, con dei dolci saliscendi. Al termine si passa nei pressi del Rifugio Prarayer, per poi inoltrarsi sempre in piano nella pineta.
Seguire sempre il sentiero n.10 (segnavia ripassati da poco) che passa a destra del torrente principale e quindi torna a sinistra in prossimità di un larice monumentale (cartello).
Ci si mantiene con un lungo e panoramico mezza costa sulla sinistra del torrente entrando poi nel grande vallone erboso superiore.
Lo si percorre tutto in lieve salita, poi alcune rampe più ripide che permettono di accedere alla conca morenica, con tanto di laghetto.
Si attraversa un ponticello passando a destra del torrente e da lì il nuovo sentiero risale la morena e ne segue l’andamento con un saliscendi fino all’ultima rampa che porta al rifugio.
Dall’ultimo ponticello è possibile puntare direttamente al rifugio costeggiando sulla destra il torrente con il vecchio sentiero che tramite alcune catene fisse e scalette nella roccia porta al rifugio: questo tratto può risultare pericoloso nel caso di cadute di seracchi dal ghiacciaio soprastante.