In via invece, e speriamo rimanga così per sempre, ci sono solo pochi chiodi e i tre vecchi spit d'epoca. Utile una serie di friend sino al 3 BD.
Si attacca sulla via degli “Istruttori” che si sale per due lunghezze.
L1 – III+, 50 mt
Facili placche sino alla seconda sosta.
L2 – IV+, 30 mt
Placca, quindi leggermente verso destra; poi diritti in sosta.
Di qui “Sentieri Selvaggi”
L3 – III, 50 mt
Traversare a destra per tracce sino ad una catena da risalire fino ad uno spit dorato. A questo punto anzichè traversare (seguendo la catena), abbandonare la traccia e salire verticalmente per una decina scarsa di metri; traversare decisamente verso destra per qualche metro fino ad individuare una vecchia sosta (una volta c’era una scritta sbiadita).
L4 – IV+, 25 mt
Placca fessurata da proteggere sino in sosta su un comodo ballatoio.
L5 – VI, 40 mt
Leggermente verso sinistra, poi per bella placca a gocce con due vecchi spit. Successivamente continuare per un bel diedr fessurato (chiodo vecchio ma ottimo) uscendo a sinistra (chiodo). Traversare a destra verso la sosta.
L6 – VI-, 40 mt
Salire la fessura e affrontare il diedro (chiodo) superando con passo atletico lo strapiombino. Spostarsi leggermente verso destra, poi lungo la grande fessura sino a superare una pianta oltre la quale si traversa a destra per placca protetta da un vecchio spit. Sosta da collegare poco oltre.
L7 – IV+, 40 mt
In verticale su placca (chiodo), quindi per gradoni verso sinistra sino in sosta.
Qui termina la salita ma è preferibile raggiungere il terrazzo detritico superiore facendo sosta su piante.
Discesa:
Si individua a sinistra un grosso ometto e di qui per tracce esposte ci si collega alla discesa parzialmente attrezzata che porta al canale dell’Antimedale, facendo attenzione a non smuovere sassi per eventuali cordate in uscita dalle altre vie.