
Sole in parete dalle 11 fino a tarda sera, esposizione ovest.
L’unico inconveniente è che nella parte alta si incrocia il traffico in discesa dal Vinci, meglio controllare che non ci siano 10 cordate diretto allo spigolo.
Materiale: una 20ina di rinvii, serie di friend dai micro al 3 (075 ed 1 doppi), nut medio piccoli. Martello non indispensabile.
L1: salire il nevaio basale e poi un evidente caminetto di 6 metri al margine destro dell’avancorpo sotto la placconata (IV), dove conviene fare la S0 su spuntone. Si sale bene anche in scarponi. Da qui seguire l’evidente lama ad arco verso sinistra con un bel diedrino dritto a metà. Sosta su 2 vecchi chiodi a pressione nel centro della placca. 45m, V. Sosta che meriterebbe un fix nuovo.
L1 alternativo: 5 metri a sinistra del caminetto della partenza facile c’è una bellissima fessura ad incastro data 5c lunga una 15ina di metri, sicuramente una partenza più strong. Si può fare una sosta a friend alla base del diedrino verticale, a metà del tiro descritto prima.
L2: dritto sopra la sosta sale Carosello, con un super tiro in placca di 6b con 1 spit in 30 metri, poi altri 3 per uscire dal tetto, molto expo e da nervi saldi. La morbegnesi invece segue l’evidente fila di chiodi a pressione verso sinistra con una stupenda arrampicata delicata in placca. I chiodi sono molti ma vecchi e c’è quasi sempre almeno un passo obbligato tra l’uno e l’altro, difficile azzerare. Arrivati sotto il tetto si sale un diedrino nero con altri pressione e chiodi vecchi e si esce a sinistra su terrazzino a sosta con 1 chiodo ed 1 nut, da rafforzare assolutamente con nut e friend medio-piccoli. Sul tiro ci sono circa 25 chiodi, meglio avere molti rinvii. 45m, VI+.
L3: dritto sopra la sosta per lame, alcune fragili. 40m, V+, 2 chiodi, 1 sosta intermedia di calata con fix. Sosta sulla grande cengia su blocchi. È questo l’unico tratto della combinazione con roccia che richiede un po’ di delicatezza. Da qui la morbegnesi continua nei diedri a lame sulla sinistra del pilastro arrotondato salito invece da carosello. Si dice che la roccia di questa seconda parte sia più delicata e con molte lame da trattare con cautela.
L3 bis: ci si sposta verso destra per 20 metri camminando sui blocchi fino ad un grosso ometto dietro il quale c’è la sosta a spit (appesa) di carosello da usare poi in discesa (discesa classica del Vinci). Conviene spostarsi ancora un po’ a dx e far sosta comoda su friend.
L4: salire fin contro il pilastro (1 chiodo, IV) stando sulla verticale dell’evidente striscia di granito rossa fino ad uno spit, poi a sinistra e ritornare a dx su roccia fantastica molto lavorata, sosta appesa su fix. 40m, 6a+, 3 spit.
L5: dritti per lame e fessure, roccia ottima. 40m, 5c, sosta a fix. Qui si incrocia la morbegnesi, che arriva da sx e si infila nel diedro tutto a dx, mentre carosello prosegue nella bella fessura sopra la sosta.
L6: dritti per bellissima fessura diedro, 1 chiodo appena sopra la sosta. 50m, 5a. Possibilità di far sosta a metà tiro uscendo sulla dx, su 2 fix di calata.
L7: spostarsi nel diedro a dx o bella placca facile ma sprotetta, poi diedrini verticali fino a sosta su masso e cordini. 30m, 5a. Sosta finale in comune allo spigolo Vinci.
Discesa: la classica in doppia comune allo spigolo Vinci. 7 doppie a piombo tutte lunghe almeno 50m, tranne la prima da 30m. Molte calate intermedie a fix. Ho notato una serie di calate (nuove?) a fix sulla direttiva della morbegnesi, a sx viso a monte della discesa classica.
- Bibliografia:
- solo granito v1, Sertori, nel regno del granito, Gaddi
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