Note
Storico
3.1Km
3.4Km
3.7Km
4.6Km
4.6Km
4.6Km
6.5Km
7.2Km
9.9Km
10Km
Ambiente isolato con un avvicinamento selvaggio e favoloso. Si arrampica in stile clean su "Itinerario magnifico e logico che segue con arrampicata atletica ed esposta un evidente sistema di fessure e diedri che solcano la parete nella sua parte centrale. La seconda lunghezza è impressionante: una fessura yosemitica che da sola vale il faticoso avvicinamento..." da Valle Gesso Verticale (Bergese-Ghibaudo).
Materiale: serie completa di friends (utile per non dire indispensabile doppiare le misure medio-grandi), nuts, martello e qualche chiodo. Corde da 60 m.
Avvicinamento
Materiale: serie completa di friends (utile per non dire indispensabile doppiare le misure medio-grandi), nuts, martello e qualche chiodo. Corde da 60 m.
Da Cuneo si risale la Valle Gesso fino all'abitato di S. Anna di Valdieri. Proseguendo oltre il paese si superano nell'ordine le località di Tetti Gaina, Tetti Niot e Tetti Lup: dopo circa 300 m si parcheggia in prossimità di un largo spiazzo ghiaioso. Si è in corrispondenza dello sbocco del canalone discendente dal Vallone della Tlera (ben visibile in alto la torre delle sorprese, alla cui sx, più nascosta, si erge la Torre di Amenophis).
Addentrarsi nel vallone tenendo la sx orografica rispetto al letto del torrente, giungere quindi nel primo bosco di faggi. Risalirlo interamente fino a incontrare una fascia rocciosa, la quale conduce con facile arrampicata e tratti erbosi ripidi al faggeto "pensile" (N.B. memorizzare il curioso masso triangolare posto al suo ingresso, utilissimo per ritrovare il passaggio in discesa!). Risalire quindi il bosco sospeso per tutta la sua lunghezza, tenendo approssimativamente la dx; questo è limitato a destra da una cresta spartiacque, la quale salendo diventa più affilata. Una volta giunti sotto una piccola falesia solcata da due evidenti fessure (posta poco sopra il punto più affilato della cresta sopra citata), piegare bruscamente a sx e continuare in orizzontale (per circa 5/10 min) seguendo comode e larghe tracce di camosci. Si arriva quindi in vista del letto del torrente, risalirlo sul fondo per 30 min circa: sopra la testa incombe evidentissima la Torre delle Sorprese, preceduta sulla sx da una parete alta circa 150 m (la prima che si incontra risalendo il letto del torrente, chiamata Anticamera delle Sorprese). In corrispondenza di quest'ultima deviare nuovamente a sx per seguire la grande cengia che attraversa tutto il Monte Matto in orizzontale, seguirla fino al contatto visivo con la Torre di Amenophis: quindi in verticale fin sotto la parete.
Da 2 a 3 ore. Avvicinamento con un certo impegno alpinistico (F+/PD-).
Descrizione
Addentrarsi nel vallone tenendo la sx orografica rispetto al letto del torrente, giungere quindi nel primo bosco di faggi. Risalirlo interamente fino a incontrare una fascia rocciosa, la quale conduce con facile arrampicata e tratti erbosi ripidi al faggeto "pensile" (N.B. memorizzare il curioso masso triangolare posto al suo ingresso, utilissimo per ritrovare il passaggio in discesa!). Risalire quindi il bosco sospeso per tutta la sua lunghezza, tenendo approssimativamente la dx; questo è limitato a destra da una cresta spartiacque, la quale salendo diventa più affilata. Una volta giunti sotto una piccola falesia solcata da due evidenti fessure (posta poco sopra il punto più affilato della cresta sopra citata), piegare bruscamente a sx e continuare in orizzontale (per circa 5/10 min) seguendo comode e larghe tracce di camosci. Si arriva quindi in vista del letto del torrente, risalirlo sul fondo per 30 min circa: sopra la testa incombe evidentissima la Torre delle Sorprese, preceduta sulla sx da una parete alta circa 150 m (la prima che si incontra risalendo il letto del torrente, chiamata Anticamera delle Sorprese). In corrispondenza di quest'ultima deviare nuovamente a sx per seguire la grande cengia che attraversa tutto il Monte Matto in orizzontale, seguirla fino al contatto visivo con la Torre di Amenophis: quindi in verticale fin sotto la parete.
Da 2 a 3 ore. Avvicinamento con un certo impegno alpinistico (F+/PD-).
- L1. 25 m – IV. Risalire la placca scarsamente proteggibile fino ad una cengia ascendente a dx. Sostare presso lame staccate, poco a dx rispetto alla verticale del nut incastrato del tiro successivo (nut con cordino visibile). 2 fix di sosta.
- L2. 40 m – IV, VII+, VI, V+. Salire qualche metro su lame e blocchi fino a raggiungere il tetto sotto il quale si mette una buona protezione. Traversare quindi a sx per raggiungere il cordino con il nut incastrato. Alzarsi ora in verticale per entrare nel corto diedro-camino (vecchio chiodo arancio traballante con cordone) il quale conduce alla bellissima lama-fessura soprastante. Al termine della lama traversare a sx in leggera discesa fino ad un esile gradino dove si sosta su 3 fix .
- L3. 15 m – V+,IV-. Dalla sosta a sx (chiodo discreto), quindi dritti per un tratto poco proteggibile abbastanza ostico con zolle erbose. Salendo la roccia migliora) seguono fessure e lame fino in sosta. 2 fix di sosta con anello di calata (sosta facoltativa, tiro facilmente concatenabile con il successivo)
- L4. 30 m – V+,V. Salire la larga fessura soprastante, quindi per un sistema di altre belle fessure giungere ad un terrazzino, (vecchia sosta su spuntone). Proseguire ancora per belle fessure fino a comodo terrazzo erboso alla base di una larga fessura. 2 fix di sosta
- L5. 25 m – V+,IV,V Seguire la grande fessura sino al termine, quindi deviare leggermente a sx su terreno facile sino a cengia con spuntone (vecchia sosta ) Salire diritti alcuni metri seguendo una piccola fessura con blocchi incastrati sulla sx, quindi giungere a una cengia erbosa e traversare a sx per 2 o 3 metri su ginepri scivolosi . 2 fix di sosta con anello di calata (sosta posta 2 metri sopra evidente albero che già si vede dalla sosta precedente )
- L6. 30 m – V,IV+,V. entrare in un diedro erboso che si percorre obliquando verso dx e che conduce ad una cengia. Proseguire leggermente verso dx per blocchi fessurati e diedri erbosi fino a raggiungere in alto un terrazzo dove si sosta su 2 fix.
- L7. 20 m – V+,IV+. Sopra la sosta si presenta una placca di circa 6 m, chiusa a sx da un diedro fessurato molto sporco e sbarrata in alto da un tettino. Salire lungo il margine dx di tale placca seguendo una fessura . Traversare quindi in placca a sx quando si è 1 m sotto il tettino, per raggiungere l’estremità sinistra di quest’ultimo e ribaltarsi. Seguire ora un bel sistema di fessure sino in sosta su comodo gradino . 2 fix di sosta con anello di calata
- L8. 30 m – V+,VII. Dalla sosta entrare nel diedro-camino e percorrerlo fin sotto il tetto. Deviare quindi a dx (due chiodi) fino a raggiungere un fessurino molto esposto che permette di uscire sopra il tetto (nut brutto incastrato poco sopra il bordo) poi , facilmente, aggiungere la grande cengia per sostare sull’ultima sosta a spit della via “Grimpis”. 2 fix di sosta con anello di calata , posta all estrema dx della cengia, salendo sopra grande masso.
- L9. 20 m – III. Seguire la cresta che in breve conduce in vetta (2 fix di sosta della giancarlo grassi)
DISCESA: dall’ ultima sosta effettuare un doppia di 15 metri in direzione est , per tornare alla cengia sottostante dove vi è la S8 . Da qui seguire i vecchi fix da 8 della via 🙁 le soste necessarie alla calata sono state tutte sostituite con nuovi fix inox) Per evitare incastri consigliabile fare una prima calata da 25 sino a sosta posta in una nicchia , da qui altra doppia da 25 m , poi lunga doppia da 50 fino ad albero con cordoni presso la grossa cengia sottostante, da qui con 60 metri si è a terra.
Prima salita: M.Cominetti e A.Parodi, 10 luglio 1983. Il nome della via nasce dal violento temporale trascorso dagli apritori al riparo dello strapiombo finale.
Chiodatura a fix delle soste , a opera di Jacopo Ramero e Danilo Goletto (22 05 2021 )
Chiodatura a fix delle soste , a opera di Jacopo Ramero e Danilo Goletto (22 05 2021 )
- Cartografia:
- IGM- Valle Gesso
- Bibliografia:
- Montagne d'Oc - Parodi, Scotto, Villani / Valle Gesso Verticale - Bergese, Ghibaudo
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Itinerari
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02/05/2022 CN, Valdieri 6b, 6a+ obbl. Sud
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31/10/2022 CN, Valdieri 5c, 4 obbl. Sud-Ovest
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