
Sul sito del Rifugio Levi Molinari, è descritta una via di salita dal Col d’Ambin, sicuramente più corta ma su terreno decisamente peggiore e impegnativo.
Dalle Grange della Valle o dal parcheggio nei pressi del Rifugio Levi Molinari, Si prosegue lungo la strada sterrata e si raggiunge in pochi minuti il Rifugio Levi Molinari a quota 1850 m. Appena dietro il rifugio parte il sentiero che salendo in direzione ovest raggiunge a quota 2500 m il lago delle Monache, già individuabile dal basso per la presenza di un vecchio edificio della teleferica militare.
Dal lago salire in direzione nord-ovest per comodo sentiero che si inerpica tra pietraie e sfasciumi verso il passo dei Fourneaux, si passa accanto al Bivacco Bruno Sigot (colore arancione ben visibile già da lontano) ancora a destra contornando la conca dove un tempo non lontano sorgeva il ghiacciaio Galambra (oggi qualche nevaio ed un laghetto) verso nord-ovest si raggiunge su di un ampio pianoro, il passo Galambra con la caserma diroccata.
Qui si volge a sinistra seguendo il crestone detritico solcato da varie tracce di sentiero. In breve si passa sotto la Cima dei Fourneaux 3207 m che si raggiunge con una brevissima deviazione. Proseguendo lungo il filo di cresta (variante più divertente ma non difficile) o poco più sotto sul versante Val di Susa, si continua a salire in direzione dell’ormai vicina Punta Sommeiller, dove in cima si trova un segnale trigonometrico 3333 m.
A questo punto si deve continare sulla dorsale detritica di destra, direzione est poi nord-est reperendo una labile traccia di sentiero; si aggirano comodamente delle roccette sulla destra e poi il percorso diventa più lineare, in caso di dubbio conviene sempre mantenersi sul filo della comoda dorsale. Si raggiunge la quota non nominata 3299 m. Qui la traccia di sentiero torna più evidente e con una discesa più marcata direzione est ci si mantiene sul lembo sinistro di una conca di detriti e nevai (ex ghiacciaio). Qua e là si notano piccoli ruderi dell’epoca militare. Raggiunto un ampio colletto appare ormai evidente il Monte Ambin 3264 m sormontato dalla piccola ma ben visibile croce metallica. Ci si porta alla base della cresta ovest solcata da una traccia, che si risale interamente senza difficoltà, abbassandosi talvolta sul versante francese. In alternativa ancora più comodamente si puà risalire la traccia nel pendio sud di rocce rotte e detriti, con un unico facile passo di arrampicata (I) per salire una piccola placca rocciosa sotto la croce.
Discesa a ritroso sulla via di salita, volendo si può evitare di passare dalla Punta Sommeiller tagliando per i ghiaioni “a vista” puntando al Bivacco Sigot anche se risulta più comodo usufruire delle tracce di sentiero.
- Cartografia:
- ICG 1:50000 n.2 Valli Susa Chisone e Germanasca
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