Con autovetture normali si arriva al Rifugio Scarfiotti, mentre con fuoristrada si può proseguire fino al Pian dei Frati abbreviando notevolmente lo sviluppo della gita piuttosto elevato.
Dal Rifugio Scarfiotti si salgono i tornanti della strada del Colle Sommeiller, tagliando quando possibile, raggiungendo il primo pianoro chiamato Pian dei Morti. Qui conviene abbandonare la strada e seguire tracce di sentiero sulla sinistra orografica, attraversando il torrente (che sarebbe la Dora) puntando ad un colletto dove si vede la strada sterrata.
Si entra in un secondo altopiano, il Pian dei Frati, che si attraversa completamente ora seguendo di nuovo la strada, fino al primo tornante dove una palina indicatrice segnala il sentiero per il Passo dei Fourneaux Settentrionale.
Si segue il sentiero ben segnalato ed evidente, prima per prati, poi per la morena dell’ex ghiacciaio dei Fourneaux, al cui posto sorgono alcuni laghetti e residui nevai. Il sentiero è molto bello e ben curato, e senza difficoltà si giunge al Passo dei Fourneaux 3139 m.
Qui si volge a sinistra seguendo il crestone detritico solcato da varie tracce di sentiero. In breve si passa sotto la Cima dei Fourneaux 3207 m che si raggiunge con una brevissima deviazione. Proseguendo lungo il filo di cresta (variante più divertente ma non difficile) o poco più sotto sul versante Val di Susa, si continua a salire in direzione dell’ormai vicina Punta Sommeiller, dove in cima si trova un segnale trigonometrico 3333 m.
A questo punto si deve continare sulla dorsale detritica di destra, direzione est poi nord-est reperendo una labile traccia di sentiero; si aggirano comodamente delle roccette sulla destra e poi il percorso diventa più lineare, in caso di dubbio conviene sempre mantenersi sul filo della comoda dorsale. Si raggiunge la quota non nominata 3299 m. Qui la traccia di sentiero torna più evidente e con una discesa più marcata direzione est ci si mantiene sul lembo sinistro di una conca di detriti e nevai (ex ghiacciaio). Qua e là si notano piccoli ruderi dell’epoca militare. Raggiunto un ampio colletto appare ormai evidente il Monte Ambin sormontato dalla piccola ma ben visibile croce metallica. Ci si porta alla base della cresta ovest solcata da una traccia, che si risale interamente senza difficoltà, abbassandosi talvolta sul versante francese. In alternativa ancora più comodamente si puà risalire la traccia nel pendio sud di rocce rotte e detriti, con un unico facile passo di arrampicata (I) per salire una piccola placca rocciosa sotto la croce.
Discesa a ritroso sulla via di salita, volendo si può evitare di passare dalla Punta Sommeiller tagliando per i ghiaioni “a vista” anche se risulta più comodo usufruire delle tracce di sentiero.
- Cartografia:
- ICG 1:25.000 Bardonecchia, Monte Thabor, Sauze d'Oulx