Per l’inizio del sentiero si deve tornare indietro di una cinquantina di metri ed imboccare la mulattiera (930m) che si stacca a destra (indicazioni per l’Alpe di Deleguaccio). Attraverso il bosco si superano le baite di Gorla, Zucco e Gianello poi, usciti dal bosco, si giunge senza troppa fatica all’alpe di Deleguaccio (1660m, +730m, 2.00h).
Qui bisogna a prestare attenzione a non seguire la traccia sbagliata, occorre dirigersi verso NE , alle spalle dell’alpe, seguendo il sentiero che sale a tornati.
In circa un’ora si giunge al Lago di Sotto, posto sul fondo di una conca rocciosa (2095m, +435m, 3.00h).
Salendo per sfasciumi sulla destra del lago ci si porta all’inizio del canalino attrezzato. A parte un paio di punti questo tratto non è eccessivamente esposto ne ripido (vedi foto), non va comunque sottovalutato. In mezz’ora si raggiunge magnifica conca del Lago di Sopra (2238m, +150m, 3.30h).
Rimanendo sulla sinistra del lago si incontra una palina segnaletica. Da qui la traccia per il Pizzo Alto risale la conca puntando a SE fino a raggiungere una selletta quotata 2411m.
Ora ci si abbassa di qualche decina di metri e in traverso, con qualche saliscendi si passa sotto la Cima del Cortese per giungere finalmente in vista del Pizzo Alto.
Per salirvi in vetta si passa dapprima sotto la cima per poi percorrere la cresta E (2511m, +300m, 5.30h – croce e libro di vetta).
Da quassù la il colpo d’occhio è eccezionale: verso sud la Val Varrone e la Valsassina, a est la dorsale orobica in particolare il Pizzo Rotondo e il Pizzo dei Tre Signori; a nord la Valchiavenna verso lo Spluga, la Valtellina e le granitiche cime della Val Màsino; infine a ovest il Monte Legnone, la Mesolcina meridionale e sullo sfondo il gruppo del Rosa.
Per il ritorno anziche dalla via di salita scendo verso l’alpe Premanìga. Si ritorna alla selletta sopra il lago superiore e anzichè scendere verso il lago ci si abbassa di qualche metro per poi seguire il filo della bella cresta (ometti e bolli) verso la Cima di Cornice (indicazioni per Piancauda e Premaniga).
Prima della cima di Cornice si trova su una pietra una freccia a vernice che punta dritta a valle. La si segue scendendo attraverso pratoni (rari bolli) tenedo la direzione SE, fino a raggiunge una palina segnaletica (1942m).
Ora si ignora la segnalazione verso sinistra scendedo invece per i pascoli verso le baite Premanìga già visibili da questo punto (la traccia segnata si perde infatti fra la vegetazione). Raggiunta l’alpe si ritorna in un’ora a Premana con un bel sentiero che attraversa diversi nuclei di baite.
- Cartografia:
- Kompass 105 Lecco-val brembana