Altissimo (Monte) Su per lo spigolo

Dettagli

Dislivello (m): 440
Quota max/vetta (m): 1500
Esposizione: Sud
Grado: D+

Note

L’ambiente della parete sud del monte Altissimo è severo per le sue dimensioni e grandioso, affacciato sul mare. Nelle giornate limpide la vista spazia sulle e isole dell’arcipelago toscano e sulla Corsica.
La salita avviene quasi integralmente sul filo dello spigolo destro del Pilastro centrale della parete sud.
NB: La via si sviluppa su un tipico terreno alpinistico apuano. Questo implica grande attenzione alla presenza di pietre smosse e di eventuali tratti di roccia rotta, specialmente nei tiri più facili. Dunque la concentrazione va sempre mantenuta elevata.

Difficoltà D+. Impegno III.
Proteggibilità R2 (in parete non sono state lasciate protezioni, in quanto la via non presenta passaggi obbligati ed è sempre ben proteggibile).
Materiale: due corde da 60 m, cordini, 10 rinvii, nuts, microfrends e frends fino al 3 BD, martello e chiodi.

Avvicinamento

Dalla località Le Gobbie (m. 1030) si prende il sentiero CAI 33 e lo si segue fino al Passo degli Uncini (m. 1400), che si attraversa verso sud (in direzione del mare), scendendo fino a perdere circa 300 metri di quota lungo un sentiero di collegamento (EE: ben segnalato ma da percorrere con attenzione) fino a immettersi nel sentiero CAI 32, che dalla Polla sale fino ad attraversare la parete sud dell’Altissimo. Lo si segue verso sinistra e con percorso assistito da cavi metallici (EEA) si giunge alla base del Pilastro centrale dell’Altissimo. Ci si ferma proprio al termine dei cavi, appena prima della vecchia Cava della Tela, che si presenta come un anfiteatro di roccia (circa 100’).

Descrizione

La via segue lo spigolo destro del Pilastro centrale fin verso i due terzi della salita, per poi andare in direzione dell’evidente diedro della parte alta del Pilastro e tornare infine sul filo dello spigolo.
Il fittone finale dell’ultimo cavo permette di assicurare la salita durante la prima lunghezza di corda.
Le prime tre lunghezze percorrono l’ampio spigolo erboso cercando roccia (tiro 1: 60 m, trovato un chiodo a lama con cordino; tiro 2: 50 m., trovato un chiodo universale; tiro 3: 50 m, passi di II e III/III+).
Il quarto tiro è verso sinistra fino alla base di un diedro (40 m, IV; qui forse la via si congiunge alla via Benincasa-Canciani del 1970, vedi Guida dei Monti d’Italia, Apuane, itinerario 119ed).
C’è ora una lunghezza di corda per diedro e cresta (40 m, IV con passo di V in uscita dal diedro).
Segue un tiro su cresta verticale e strapiombini (60 m, V).
Infine con una lunghezza meno impegnativa si giunge in cima al Pilastro centrale (60 m, III con passi di IV).
Rimane per ultimo da percorrere (di conserva o con due-tre lunghezze di corda) la crestina che conduce alla croce di vetta dell’Altissimo (120 m, II).

Discesa
Dalla vetta si prende la cresta ovest (verso sinistra) che riporta al Passo degli Uncini (fare attenzione, soprattutto nella parte iniziale: il sentiero è ben segnato ma la cresta è affilata e scoscesa). Qui giunti si ripercorre il sentiero 33 che riconduce alle Gobbie (2 ore circa).

Storico

Marco Merlini – Maurizio Santini, settembre 2018

Ultima revisione 06/06/2019
Autori: alberto

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