Sconsigliabile in presenza di neve.
Da Plan si prosegue entrando nel vicolo tra le belle baite, scendendo subito a destra seguendo la stradina asfaltata verso ovest che resta sulla destra del torrente, giungendo alle case di Zeppichi. Qui si continua a destra su una sterrata in leggera ascesa, che porta verso la conca di fondovalle a Lazins Hof 1772 m, quindi si riattraversa il torrente, proseguendo sulla sponda opposta su carrareccia fino Lazins Alm 1860 m. Qui un nuovo sentiero prosegue verso destra in salita, per poi iniziare a percorrere un canalone erboso con numerose svolte a serpentina; a circa 2000 m si incontra un’ottima sorgente. Si prosegue su pendenze a tratti sostenute, finchè si si entra nella parte centrale del vallone che adduce al rifugio Petrarca, con una bellissima mulattiera molto ampia, che si sposta sul versante destro della conca per aggirare una vasta pietraia. Si raggiunge così il Rifugio Petrarca 2875 m (info 2020 attualmente in ricostruzione, sono presenti delle strutture prefabbricate provvisorie), i cartelli indicatori da Plan danno 4h 30′ come tempistica.
Si prosegue a monte del rifugio, risalendo una spalla di rocce ed erba passando nei pressi di una vena di quarzite, guadagnando poi una dorsale al margine del piccolo glacio-nevaio residuo sotto il versante sud della montagna, è presente un piccolo laghetto di fusione.
Su buon sentiero sempre abbastanza ripido si prosegue salendo mantenendosi nei pressi della cresta Sud-Est fino a che si incontra un bivio: a destra la vecchia traccia non più utilizzabile causa frane, a sinistra si continua sul nuovo percorso, che è parzialmente attrezzato da cavi metallici.
Si alternano così alcuni tratti di facile arrampicata su gradoni, terrazzi detritici, e zone di pietrame con buona traccia, ad altri con brevi cavi che aiutano la progressione. Ci si sposta man mano fino a raggiungere la cresta sud della montagna; da qui si prosegue a destra, dapprima sul filo poi nuovamente sul versante sud-est su comodo sentiero fino ad una breve placca esposta (presente un vaco) e poco oltre un muretto verticale di 5 m (esposto) facilitato da cavo e 3 gradini metallici. Superatolo si continua per facili roccette fino a riguadagnare la cresta, ormai a pochi metri dalla cima.
Si percorre un breve passaggio più esile della cresta, poi abbassandosi sulla destra si aggira la croce e si perviene all’ampio plateau sommitale, sormontato appunto dalla croce.
Per la discesa è possibile, una volta tornati al rifugio Petrarca, proseguire in traversata sull’Alta Via di Merano alla Val di Fosse (sviluppo notevole anche da questo versante).
- Cartografia:
- Tabacco 1:25000 n.039 Val Passiria