Questo posto è accessibile dal villaggio di Potes., Circa 23 km da essa.
Per iniziare questo tour prenderà la funivia da Fuente Dé.
Punto di partenza:El Cable =stazione superiore funivia di Fuente Dé (1830).All'uscita della stazione della funivia è il punto di osservazione del Cable, sospeso sul precipizio a 1860 metri.
Descrizione:
Si prende la pista che porta alla Horcadina di Covarrobres
La Horcadina di Covarrobres (1.933 m.) è la porta verso l’altopiano di Lloroza.
A destra della pista c’è la grande parete verticale della PeñaOlvidada.
Sul lato opposto c’è la depressione di Lloroza.
La pista che porta fino al Collado de Fuente Escondida costeggia la parte inferiore della caotica parete occidentale della Peña Olvidada.
Il percorso della pista è praticamente piatto. Si scorre lungo la parete, lambendo a sx l’Hoyo di Lloroza.
La Vueltona è una curva della pista in un falso colletto, compreso tra le pendici della Peña Olvidada e i contrafforti orientali di una catena montuosa che si erge modesta tra l’Hoyo senza Tierra ed i pozzi di Lloroza.
La pista che continua verso il Collado de Fuente Escondida sale dolcemente a mezzacosta lungo il versante meridionale di questi contrafforti.
La torre Altaiz si configura come un sub-altopiano del Pico San Carlos..
La base della parete mantiene la verticalità ed appare come una torre inespugnabile.
Un canale si presenta come il solo punto vulnerabile del muro trapezoidale.
I resti di un percorso minerario scavata nella roccia, tagliano la base dello sperone da destra a sinistra verso il centro del canale di ingresso della miniera.
Si prende il sentiero scavato nella parete di roccia che taglia verso il canale a monte. Danneggiato dall’ incuria e dal trascorrere del tempo, il tracciato mantiene ampiezza sufficiente. Si trova un leggero restringimento, che esige una certa attenzione.
Si attraversa il canale prima di affrontare la prima curva del percorso, l’unica superstite. Essa passa attraverso l’ingresso di una galleria cieca e ritorna al canale, dove si perde il sentiero.
Risalire direttamente il canale terroso. Uscire allo scoperto. Dietro un lungo muro di contenimento,piuttosto alto si trova una piattaforma ampia.
Si continua al centro del canale.
Si sale lo stretto canale.
Lo scivolo diventa un ripido pendio di blocchi di pietra, a volte coperti di terra e ghiaia,che rendono la progressione complicata.
La prima parte della salita (II °) è complicata dalla superficie scivolosa.
La seconda parte della salita (II °) su blocchi malfermi risulta delicata e porta alla cresta della montagna.
Una volta sulla forcella,si sale (I °) diritti per le rocce.
La cresta scivola ad est come parete verticale della Torre di Altaiz. Dall’altra parte, mostra un baratro inferiore alle decine di metri, ma altrettanto mozzafiato.
Ma questa non è una cresta particolarmente aerea: ci sono solo un paio di restringimenti (I °) che esigono una certa attenzione.
Con un crescente senso di ansia si arriva ad un taglio della cresta.
Occorre arrampicare in discesa (II+ °) dal lato destro o sinistro su pareti verticali.
Bisogna appendersi con le mani, mentre i piedi a tentoni cercano la sommità di una piccola rampa.
Appena due o tre metri fino alla base della Horcada situata sotto il taglio.
Si va poi su di un piano di roccia inclinato raggiungendo da qui facilmente la vasta terrazza su cui poggia la roccia della vetta (2235 m).