Tappe:
1°) San Bartolomeo – bivacco Petazzi
2°) bivacco Petazzi – rifugio Giovo
3°) rifugio Giovo- rifugio Menaggio
Tutti i rifugi dell’alta via del Lario non sono aperti direttamente in loco e per dormire occorre recarsi dai gestori in qualche località del lago per farsi dare le chiavi e pagare il pernotto. Fanno eccezione il bivacco Petazzi e il rifugio Iorio , aperto e gestito a turno dai volontari dell’operazione Mato Grosso il cui ricavato aiuta i campesinos peruviani. Il rifugio Menaggio è all’arrivo ed è l’unico che funziona parecchio poiché si arriva quasi in auto (3/4 ora di cammino).
CAPANNA COMO – (CAI COMO) PER CHIAVI E INFORMAZIONI CONTATTARE CAI COMO
RIFUGIO IORIO – aperto da giugno a settembre nei week end – gestito da volontari OMG tel. 348/8124356
RIFUGIO SOMMAFIUME– (CAI DONGO)
RIFUGIO MENAGGIO– Rifugio con custode: 0344-37282- cell. 388-34948122
Itinerario per escursionisti esperti. Difficoltà : nella prima tappa tratto attrezzato con catene che porta all’intaglio sottostante il pizzo Ledù. La seconda tappa, la più impegnativa, presenta tratti attrezzati con catene alternati a impegnativi scivoli di pietrame. Terza tappa decisamente più semplice.
Lungo tutto il percorso dell’Alta Via del Lario la presenza di sentieri non supera il 30% . A favore il fatto che è ben segnalata con bollini rossi e bianchi. Soprattutto in caso di nebbia, che in queste zone è più la regola che l’eccezione, occorre non allontanarsi troppo dalle indicazioni. E’ un percorso che và ben organizzato sia per i pernotti , sia per la logistica. Con mezzi pubblici è difficile recarsi al punto di partenza, così come al punto di arrivo. L’utilizzo della tenda può essere un alternativa valida.
- Cartografia:
- Monti Lariani 1:50000 (montagne meridiani)