
Salire al Laietto (m.1519) seguendo la strada sterrata che ha inizio a sinistra del Santuario di Martassina; una volta giunti all’alpeggio, passare dietro alle baite, piegare a destra (E) e
avviarsi per il sentiero diretto all’alpeggio di La Tea (m.1520). Il percorso transita a monte delle baite, continua nel bosco, e, con qualche saliscendi, sbuca nel pianoro di Pianfè (m.1489). Trascurare la strada in terra battuta situata all’estremità della spianata e procedere seguendo la traccia che si infila nella boscaglia; poco più avanti si incontra l’Alpe Picot (m.1503), si passano due piccoli ruscelli e quindi ci si abbassa di un centinaio di metri fino ad una piccola radura. Da qui, in circa venti minuti, si raggiunge Pian d’Attia (m.1382). Costeggiare i prati a valle delle baite e, ignorata la strada sterrata per Ala di Stura, continuare diritto imboccando il sentiero che si addentra nella vegetazione; guadare un piccolo rio e proseguire in leggera discesa verso le costruzioni di Cà Boin (m.1246). Dalle case scendere per il sentiero fino alla via Pian del Tetto, attraversare la strada asfaltata e servirsi della bella mulattiera che ha inizio sul lato opposto per arrivare alla Piazza Centrale di Ala di Stura.
E’ possibile anche da via Pian del Tetto risalire alla omonima frazione e da lì imboccare il sentiero EPT 240 che conduce alla frazione Chiampernotto di Ceres passando per gli alpeggi
de Il Tourn e del Monaviel.
Nel maggio 2014, al Sentiero Balcone Basso della Val d’Ala ne è stata aggiunta una tratta sull’estremità Ovest.
Dallo spiazzo che precede l’alpeggio del Laietto (1515 mt) incamminarsi verso Ovest seguendo la mulattiera in pietra. Dopo circa 5 minuti, in prossimità dei primi larici, si incontra un bivio (bandierina bianco-rossa su di ad un albero): prendere a sinistra la traccia che si addentra nel bosco e lo attraversa con andamento diagonale in leggera salita fino a sbucare in un grande pianoro.
Continuare verso Ovest fino a giungere ad un rio per oltrepassare il quale ci si serve di un ponticello ricavato da tronchi di larice. Una volta sulla sponda opposta, risalire la dorsale in direzione Sud-Ovest e pervenire ai prati sovrastanti le case dell’alpe Gramont (1608 mt); non abbassarsi ma proseguire in linea retta entrando in un bosco di larici. Il sentiero ora si scende gradatamente in direzione del Rio della Chiesa che si attraversa agevolmente passando sulle rocce di un guado. La traccia continua con andamento a saliscendi, dietro l’ultimo dei quali si incontrano le baite ben conservate dell’alpeggio de la Combetta: ignorare l’esile traccia che sale verso i pascoli di Pian Prà ma prendere il sentiero che conduce a valle.
In pochi minuti si esce dalla vegetazione incontrando una crestina rocciosa dalla quale si gode di una superba vista dell’abitato di Mondrone, del Monte Rosso d’Ala e della conca del Lago Afframont. Passate senza problemi le rocce si riprende la discesa in direzione Ovest fino ad intercettare la strada sterrata che costeggia le case di Caudrè (1461 mt); scendere lunga la pista per circa 150 metri lineari fino ad uno stretto tornante al termine del quale si incontra, sulla destra, il punto di accesso all’ultima parte dell’itinerario che permette di raggiungere in pochi minuti la borgata di Molera (1478 mt).
Maggiori info su: www.caialadistura.it
- Cartografia:
- IGC 1:25.000 n. 103, Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo
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